venerdì 3 aprile 2009

Piano anticrisi per la Castellana

Il Circolo del Partito democratico di Castelfranco Veneto esprime le proprie valutazioni e proposte sull’attuale grave crisi economica, presente sia a livello internazionale che nel nostro Paese.

- Constata come gli effetti della crisi sul sistema Italia ed in particolare sui lavoratori italiani siano sostanzialmente maggiori di tutti gli altri Paesi della zona euro, a causa dell'assenza di un sistema di welfare di tipo universalistico. Infatti in Italia su 100 persone che perdono il proprio posto di lavoro solo 19 possono contare su qualche forma di tutela.

- Segnala la particolare gravità della crisi nella Castellana, che emerge con evidenza dall'analisi di alcuni dati, ancora parziali, riguardanti industria e artigianato:

INDUSTRIA

- A Castelfranco Veneto circa 1000 persone sono in cassa integrazione nel solo settore metalmeccanico.

- Inoltre, a causa di una cronica assenza di liquidità, inasprita dalle difficoltà di accesso al credito, le aziende faticano ad anticipare i soldi della cassa ai lavoratori per conto dell'inps.

ARTIGIANATO

- Nell' artigianato la situazione è particolarmente grave in tutta la Regione: le sospensioni chieste in Veneto nei primi 2 mesi del 2009 sono 5000, di cui 1200 nella provincia di Treviso e 320 nella sola Castellana. Il dato è preoccupante: più di 1/4 nella castellana che ha una popolazione di circa 1/10 di quella complessiva provinciale.

- In provincia di Treviso la mortalità delle aziende artigiane, rispetto alla nascita di nuove aziende, è stata nei primi due mesi del 2009 di -470 unità, dopo 5 anni di crescita seppur lenta.

- Il 90% delle aziende sta ancora smaltendo ferie e permessi.

COMMERCIO

- Le attività commerciali, di riflesso, risentono del rallentamento congiunturale e, direttamente, della difficoltà di tante famiglie.

Il Partito Democratico propone:

1. L’istituzione urgente di un sussidio di disoccupazione per tutte le persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi, in attesa di una riforma strutturale del welfare italiano che superi l'attuale struttura duale tra pochissimi lavoratori garantiti e moltissimi senza tutela.

Questo intervento appare ancor più necessario nel nostro territorio, dove la sovrabbondanza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni fa sì che i lavoratori privi di tutele raggiungano percentuali insostenibili, soprattutto in un periodo di crisi come questo.

2. L’istituzione nella Castellana dell’”Osservatorio permanente sulla congiuntura”: si tratta di un tavolo di confronto di istituzioni e di parti sociali (Comuni, Imprenditori, Sindacati, Provincia, Camera di commercio, Parrocchie, Cooperative sociali, Agenzie del lavoro, Azienda ULSS), che ha lo scopo di monitorare la situazione, produrre e pubblicare dati mensilmente e condividere le azioni per ridurre il più possibile la fuoriuscita di lavoratori dal mercato del lavoro. L’osservatorio ha come ulteriore e fondamentale finalità l’individuazione dei comparti produttivi sui quali basare il futuro sviluppo economico della Castellana e sui quali investire in formazione.

3. L’istituzione di un “Patto di cittadinanza e di solidarietà” con i lavoratori che hanno perduto definitivamente il lavoro: questi vengono inseriti a tempo determinato in attività utili e visibili per la cittadinanza, sulla base di progetti elaborati congiuntamente da Istituzioni pubbliche (quali Comuni ed Azienda ULSS) e da soggetti del Terzo Settore (quali Cooperative sociali, Associazioni di volontariato e Parrocchie), potendo usufruire di appositi finanziamenti regionali, attraverso l’Agenzia regionale del Lavoro.

4. La rateizzazione del pagamento delle rette per nido, scuole d’infanzia, trasporto scolastico, mensa scolastica e servizi comunali in generale, su proposta dell’assistente sociale, che valuta la effettiva condizione di bisogno.

5. La promozione di accordi con i gestori dei servizi idrici, di distribuzione del gas e di altre utenze, per favorire la rateizzazione dei pagamenti, anche per le bollette scadute, su proposta dell’assistente sociale.

6. L’attivazione del Microcredito, d’intesa con uno o più Istituti Bancari, per l’erogazione di prestiti agevolati, anche attraverso l’adesione a progetti già attivi nel nostro territorio.

7. L’erogazione anticipata delle risorse economiche, previste per il sostegno al reddito di chi perde il lavoro. Infatti l’integrazione o l’indennità di disoccupazione vengono erogate con molti mesi di ritardo e la crisi di liquidità in atto porterà alcune aziende a non poter erogare i contributi in anticipo. L’anticipo viene erogato nei casi in cui l’assistente sociale ne ravvede la necessità.

8. Favorire la massima accessibilità alle agevolazioni nazionali: bonus elettricità, bonus famiglia, social card e alle nuove disposizioni regionali previste dall’Assessorato alle Politiche Sociali in applicazione dell’ art. 3 della LR 8/86, attraverso adeguata campagna pubblicitaria e invio di comunicazioni mirate alle famiglie.

Per l’attuazione del Piano Anticrisi, vengono interessati in ogni Comune della Castellana vari uffici comunali: Servizi Sociali, Ragioneria e Finanze, Scuola e Cultura, Ecologia, Tributi, (Farmacie Comunali), che opereranno coordinati dal Settore Sociale.

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