lunedì 25 gennaio 2010

Quale futuro per Castelfranco?

Inseriamo di seguito il testo dell'intervento che viene pubblicato in questi giorni sul periodico dell'amministrazione comunale di Castelfranco


Dopo Venezia, Castelfranco è il Comune più importante del Veneto che nel prossimo Marzo rinnoverà il Consiglio Comunale. E’ quindi comprensibile che gli occhi di tanti siano puntati sulla nostra città.

LE SPECIFICITA’ DI CASTELFRANCO.

Castelfranco ha dimostrato nella sua storia di saper muoversi anche in autonomia da interferenze politiche esterne e di innovare rispetto agli schemi politici dominanti nel resto del territorio. Ne sono prova le scelte coraggiose di profonda trasformazione culturale, economica e sociale effettuate nel dopoguerra a Castelfranco da straordinari personaggi politici castellani, di cui ancora si colgono i benefici.

L’OPPOSIZIONE DEL PD IN CONSIGLIO COMUNALE.

In continuità con quelle scelte e in coerenza con il proprio programma, che aveva ricevuto significativi consensi nell’area di Centrosinistra, il Partito Democratico di Castelfranco, quale maggiore forza di opposizione, ha presentato in questi anni in Consiglio comunale proposte concrete e innovatrici sui temi importanti e fondamentali per la nostra comunità, quali il lavoro, la casa, la solidarietà, la cultura, la tutela della salute.

Ci siamo mossi con coraggio e con realismo, senza volere fare rivoluzioni, ma con l’intendimento, da un lato, di rilanciare il ruolo della nostra città e, dall’altro, di cambiare le cose sbagliate, che vanno contro il bene comune, che accentuano le ingiustizie e le differenze tra chi sta (più) bene e chi sta (più) male.

LE PROPOSTE DEL PD PER IL FUTURO DI CASTELFRANCO

Noi non ci rassegniamo a consegnare il futuro di Castelfranco in mano alle Destre e, ritenendo di essere credibili ed affidabili, ci proponiamo quale riferimento degli elettori moderati e innovatori, volendo recuperare per Castelfranco una prospettiva di sviluppo e rilanciare il suo ruolo nel contesto sociale, economico e culturale del Veneto. Senza regressioni, ma con migliore, più serena e partecipata convivenza civile.

UNITI SI VINCE. SEPARATI SI PERDE

Riteniamo doveroso che siano messe in atto dalle persone di “buona volontà” che hanno a cuore il bene di Castelfranco, tutte le iniziative di qualità, idonee a dare sviluppo alla nostra città e nello stesso tempo ad impedire che a governare siano le Destre, rispetto alle quali siamo alternativi.

Per questo consideriamo necessario che siano radunate in un progetto unitario, innovatore e realizzabile, tutte le energie, le proposte, le componenti politiche e della società civile di Castelfranco, che condividono la nostra preoccupazione e il nostro intendimento.

Per Castelfranco occorre un grande colpo d’ala, in grado di generare cambiamento.

Atteggiamenti perduranti di autosufficienza, senza ricercare positive “contaminazioni”, portano alla morte dell’esperienza politica ed amministrativa di questi ultimi 10 anni.

ALCUNE FONDAMENTALI QUESTIONI.

Castelfranco, che nel passato è riuscita ad anticipare rispetto ad altri territori impostazioni e scelte politiche ed amministrative di grande spessore, deve dare nel prossimo futuro segnali di un significativo cambio di marcia in alcune questioni fondamentali:

  1. il lavoro e l’occupazione, ora in grave crisi anche a Castelfranco, rispetto ai quali chi amministra la cosa pubblica non può e non deve rimanere passivo spettatore. Di qui la necessità di favorire a Castelfranco l’insediamento e il consolidamento di nuove attività imprenditoriali.
  2. la politica della casa a sostegno dei cittadini e delle famiglie con redditi medio-bassi, che è sostanzialmente fallita con il vigente Piano Regolatore.
  3. la tutela della salute, incentrata sulla qualità dei servizi sociali e sanitari nel territorio e nell’ospedale. I maggiori costi per il completamento dell’ospedale, già verificatisi rispetto alle interessate/incompetenti previsioni, non devono sottrarre risorse alla cura dei malati. Va inoltre interrotto l’abbandono dell’ospedale da parte di importanti figure professionali di riferimento per numerosi pazienti anche di territori lontani.
  4. Una politica culturale di grande respiro, al fine di catalizzare su Castelfranco l’interesse del mondo della cultura (oltre le attuali, episodiche manifestazioni giorgionesche) e di valorizzare persone, spazi (vedi compendio Bolasco) e gruppi associativi, in grado di promuovere forme, anche innovative, di espressione culturale .
  5. La realizzazione di spazi di aggregazione giovanili alternativi ai locali commerciali.
  6. L'accoglienza, la solidarietà, la sussidiarietà, che sono stati nel passato il carattere più specifico della nostra gente.
  7. La sicurezza delle persone e dei beni: va assicurata con equilibrio e sapienza. In particolare va affrontata la complessa problematica delle violenze domestiche.
  8. La tutela dell’ambiente, contro l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli, favorendo scelte di mobilità meno impattanti, iniziando la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico-solare termico).
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