domenica 20 settembre 2009

Congresso: una proposta dai delegati della mozione Bersani

I delegati della mozione Bersani della provincia di Treviso, alla convenzione nazionale, sosterranno in sede di proposte modifiche statutarie il seguente emendamento allo statuto nazionale:


Si propone l’aggiunta del comma 5 all'art 14:

"Il 20% di tutti i rimborsi elettorali spettanti al partito democratico per elezioni regionali, nazionali ed europee sono attribuiti ai circoli territoriali. Tali rimborsi sono distribuiti in ragione dei voti ottenuti dal Partito Democratico nella singola elezione nel comune o entità territoriale corrispondente a ciascun circolo.”

sabato 12 settembre 2009

Strategie anticrisi - il ruolo degli Enti Locali

La crisi iniziata dopo la metà del 2008 si è trasformata in breve tempo da finanziaria in economica portando l’Italia ad una previsione di decrescita del PIL (cifre di questi giorni) del -6% per il 2009, ovvero piena recessione. Premesso che alla base di una strategia anticrisi sta una radicale riforma degli ammortizzatori sociali che estenda a tutti i lavoratori senza discriminazioni ed a tutti i tipi di lavoro (anche autonomo) le protezioni sociali, province e regioni hanno il compito di assistere chi perde il posto di lavoro e di favorire (senza discriminazioni di sorta) il reinserimento dei lavoratori attraverso la formazione. Tali politiche sono di pertinenza degli EELL perché si implementano sul singolo soggetto e quindi hanno una natura spiccatamente territoriale. I comuni, poi, hanno un ruolo importante da giocare sia sotto il profilo dell’assistenza e sia per collegare l’azione formativa di regioni e province ad una strategia di sviluppo economico del territorio, elemento fondamentale per la ripresa.
Misure del primo tipo (welfare) sono:
1. L’istituzione di un “Patto di cittadinanza e di solidarietà” con i lavoratori che hanno perduto definitivamente il lavoro: questi vengono inseriti a tempo determinato in attività utili e visibili per la cittadinanza.
2. La rateizzazione del pagamento delle rette per nido, scuole d’infanzia, trasporto scolastico, mensa scolastica e servizi comunali in generale, su proposta dell’assistente sociale, che valuta la effettiva condizione di bisogno.
3. La promozione di accordi con i gestori dei servizi idrici, di distribuzione del gas e di altre utenze, per favorire la rateizzazione dei pagamenti, anche per le bollette scadute, su proposta dell’assistente sociale.
4. L’attivazione del Microcredito, attraverso apposite convenzioni con le banche per la concessione di finanziamenti a favore di privati, supportati da fidejussione da parte del Comune. In relazione a ciò, i Comuni propongono agli Istituti bancari di sottoscrivere una convenzione con caratteristiche di favore rispetto al mercato e limitata ai casi realmente meritevoli di sostegno.
5. Favorire la massima accessibilità alle agevolazioni nazionali: bonus elettricità, bonus famiglia, social card e alle nuove disposizioni regionali previste dall’Assessorato alle Politiche Sociali attraverso adeguata campagna pubblicitaria e invio di comunicazioni mirate alle famiglie.
Alle misure del secondo tipo (sviluppo) appartiene l’istituzione a livello comprensoriale di appositi osservatori economici sulla congiuntura con Comuni, Imprenditori, Sindacati, Provincia, Camera di commercio, Parrocchie, Cooperative sociali, Agenzie del lavoro, Azienda ULSS. Si tratta di strumenti utili per monitorare la situazione, pubblicare dati periodicamente ed individuare quei settori produttivi su cui indirizzare gli interventi formativi che preparano risorse preziose per la successiva fase di sviluppo. I dati su cui si lavora su base comprensoriale si basano su quelli già disponibili presso Enti operanti sul territorio (es. Osservatorio della Camera di Commercio) evitando così di creare inutili nuove strutture burocratiche.
Giuseppe Esposito
Direzione provinciale Pd Treviso
(esposito75@alice.it)
Pubblicato sulla "Tribuna di Treviso" il 16 settembre 2009

mercoledì 9 settembre 2009

Iniziative settembre-ottobre

Calendario delle iniziative settembre-ottobre 2009. Alcune iniziative potrebbero variare in funzione di cause di forza maggiore. Ne daremo comunque avviso modificando l'agenda.

Sabato 26 settembre (15/19)
Convenzione di circolo, via Matteotti 14/a - Castelfranco

Mercoledì 30 settembre ore 20.45
Presso l’Auditorium di Santa Croce in Piazza Umanesimo Latino si terrà una tavola rotonda sul tema della giustizia promossa dal Circolo PD di Treviso e dalla segreteria provinciale. Tra gli ospiti il Procuratore Fojadelli e l’avvocato Nordio. Clicca qui per la locandina.

Mercoledì 30 settembre
Riunioni operative di circolo a Castelfranco

Sabato 10 ottobre (15/20)
Banchetto in Piazza Giorgione

Sabato 17 ottobre (15/20)
Banchetto in Piazza Giorgione

Domenica 25 ottobre
Primarie in Piazza Giorgione e seggio itinerante

Ogni mercoledì (ore 20.45-22.45) la sede del Pd è aperta per i cittadini di Castelfranco che vogliono conoscerci, proporre, discutere con noi.

martedì 8 settembre 2009

Primo confronto fra i candidati alla segreteria regionale del Pd

Grazie ai circoli Pd di Istrana, Mogliano, Morgano, Quinto, Paese, Preganziol, Zero Branco domenica 6 settembre alle 10 si è tenuto a Zero Branco, Auditorium di Villa Guidini, il primo confronto fra i candidati alla segreteria regionale del Pd Marta Meo (per Felice Casson che sostiene Marino), Andrea Causin (Franceschini), Rosanna Filippin (Bersani). Dopo l’inizio con il solito ritardo vedi che, nonostante le promesse iniziali, il moderatore, un giornalista di una tv locale, non è in grado di attivare un dibattito che faccia emergere le reali differenze fra i 3 approcci; ancor più deludenti, poi, i resoconti giornalistici (es. “La Tribuna” del 7 settembre) dove addirittura sono riportati titoli e messaggi lanciati a margine della riunione, al che non capisci se i giornali “ci sono o ci danno”. Insomma una mattinata condita con melassa e buone intenzioni riportata in modo del tutto infedele dai cronisti.

Fra i temi affioranti dalla discussione, tutti interni al Pd e nulla che riguardi il rapporto con la società veneta, meritano attenzione, a mio avviso, i seguenti:

1. Causin afferma che DS e Margherita hanno in parte fallito il tentativo di unificazione perché non hanno messo in comune i beni dei rispettivi partiti. Qui porto la mia testimonianza personale: io, per una serie di circostanze in parte fortuite, faccio parte della fondazione ex DS che gestisce, secondo uno Statuto approvato dalla Giunta regionale, le proprietà della provincia di Treviso: tutte queste proprietà sono a disposizione del Pd oltre che di associazioni culturali territoriali. Quindi? Di chi è la “colpa” della situazione trevigiana se colpa c’è?

2. L’ineffabile moderatore chiede se i mandati dei consiglieri regionali debbano essere 2 o 3; solo Rosanna Filippin pone la questione del merito: essendoci la preferenza individuale, dice, viene eletto uno che ha voti, anche più volte, se ci riesce. Penso che la domanda sia sbagliata perché dà per scontato (come poi le risposte confermano) che l’alternativa sia fra 2 o 3; non è così; capisco il “politicamente corretto” delle due candidate (Causin è alla fine del primo mandato) ma il criterio del merito va declinato sempre e comunque: se uno non se lo merita non fa nemmeno il secondo mandato, cioè non viene nemmeno ricandidato.

3. Fra le tante (molte …) domande il conduttore ne dimentica una fondamentale, soprattutto a Treviso: il contributo dei parlamentari del “territorio” alle casse del partito è lasciato al loro buon cuore oppure è un vincolo? Probabilmente nella melassa della politica politicante i conduttori dimenticano che la lotta politica si fa anche con i mezzi finanziari e che la trascrizione di un antico detto suona più o meno così: “no representation without taxation”. Se non contribuisci, come i militanti che lavorano nei circolo, quelli che attaccano manifesti, che dedicano tempo e denaro al partito, non meriti di rappresentarci.

A proposito dei giornali, leggendo la Tribuna dell’8 settembre riesci a darti la risposta; il titolo del giorno prima viene ripreso e circostanziato: ”I franceschiniani rilanciano la Puppato candidata del Pd” (alla presidenza della Regione Veneto, ndr); Franceschini: “Via libera alla Puppato”. Considerando che la candidatura di una personalità che ha riscosso un consenso così vasto alle ultime elezioni europee (circa 60.000 voti e prima dei veneti per preferenze) non può essere motivo di discussione, comprendi che la proposta cavalcata in quel modo, vantandone la primazia, diventa un motivo di lotta politica interna, soprattutto dopo l’adesione di Laura Puppato alla mozione Bersani, con buona pace delle linde intenzioni su collegialità, unità del partito, “volemose bbene”, ecc. Infine capisci che i giornali “ci danno”, almeno la Tribuna.....

Giuseppe Esposito