sabato 28 marzo 2009

INCONTRO DEL PD CON LA POPOLAZIONE DI SAN ANDREA - 27 MARZO 2009

Forti timori per l’occupazione in alcune fabbriche di Castelfranco, il disagio e l’umiliazione di chi è disoccupato, la dignità e il diritto di San Andrea di essere riconosciuta come comunità viva, la corretta valorizzazione del Centro storico di San Andrea in una visione di insieme, l’inquinamento dalla cava di Via Stradazza: questi sono stati gli argomenti sollevati dalla popolazione di San Andrea, intervenuta numerosa all’incontro promosso dal Partito Democratico.

“Cosa fare perché la cassa integrazione in atto in alcune aziende castellane non preluda alla loro chiusura?” si sono chiesti con forza alcuni cittadini, che hanno anche manifestato il vissuto di umiliazione, oltre che l’oggettiva difficoltà economica, di chi è licenziato.

Il PD castellano, attraverso i propri Consiglieri comunali ed il Coordinatore di Circolo, ha a tal proposito confermato l’impegno di portare in Consiglio comunale due proposte:

1)attivare l’“osservatorio sull’economia della Castellana”, che consenta di conoscere con tempestività le situazioni di crisi e di orientare gli interventi verso i settori produttivi efficienti;

2) costituire nella Castellana un “patto di cittadinanza e di solidarietà” a sostegno delle persone e delle famiglie che si sono trovate improvvisamente prive di reddito, le quali vengono coinvolte con un rapporto a tempo determinato in attività utili e visibili, sulla base di un progetto di intervento unitariamente predisposto dalle istituzioni pubbliche e del privato sociale della Castellana, con il contributo economico della Regione e della Provincia.

Vivaci interventi hanno poi caratterizzato la discussione su come valorizzare il Centro storico della Frazione, che comprende straordinarie e pregevoli opere architettoniche, quali Casa Barbarella, Villa Chiminelli e la Chiesa.

Rispetto alla volontà dell’Amministrazione comunale di procedere alla ristrutturazione di Casa Barbarella con la realizzazione nella parte storica di alcuni mini appartamenti, è stata ribadita in molti interventi la necessità che l’edificio storico venga destinato ad attività comunitarie. Inoltre è stato chiesto che, pur mantenendo i finanziamenti già disposti per Casa Barbarella, venga ripensata la progettazione, collegandola a Villa Chiminelli, alla Chiesa e alle opere parrocchiali, cosicchè anche la sistemazione dell’area centrale, mediante la previsione di alcuni parcheggi, risponda ad una visione di insieme, funzionale ed armonica, come si addice ad un compendio come quello di San Andrea, unico nella Castellana.

Il PD ha confermato al riguardo l’impegno di valorizzare al massimo l’intero Centro frazionale con una progettazione unitaria, senza interventi separati e scoordinati, proponendo di riallacciare i rapporti con la Curia trevigiana, al fine di utilizzare nel modo più funzionale gli spazi di collegamento tra gli edifici storici sopra indicati.

Nella successiva discussione sulla situazione della cava di Via Stradazza, alcune persone del luogo hanno con un gesto provocatorio fatto annusare l’acqua raccolta in due contenitori, proveniente da due canalette di scolo, di cui una è direttamente collegata alla cava. L’odore putrido dell’acqua di un contenitore ha manifestato in modo diretto e sperimentale come siano contaminate le acque che trapassano la cava.

E’ stata considerata del tutto inadeguata la prevista copertura della cava con materiale impermeabile, che nulla risolve della compromessa situazione rappresentata dal materiale attualmente giacente.

venerdì 27 marzo 2009

Liberi di non essere ascoltati

16 marzo 2009 - Il Senato ha detto si al ddl Calabrò. Dopo ore di polemiche e contestazioni, l'aula di palazzo Madama ha dato l'ok all'ennesima "legge truffa". La facoltà di scelta del cittadino italiano ne esce, non ampliata, semmai derisa e svuotata. Toccherà adesso alla Camera rimediare al palese strappo costituzionale o ratificare questa sostanziale presa in giro. Comunque vadano le cose il Partito Democratico non si arrenderà facilmente, come si evince dalle parole di Enzo Bianco: "La legge approvata oggi non ha nulla a che vedere con il testamento biologico. Siamo pronti al referendum".

Già nella mattinata di oggi, durante la votazione dei singoli emendamenti, il dibattito al Senato si era acceso.

Liberi di scegliere e di rimanere inascoltati. Così potrebbe essere intitolato l’ultimo capitolo dell’ odissea sul testamento biologico. Con 136 voti favorevoli , 116 contrari e un astenuti passa l’emendamento, proposto dall’Udc, che esclude la vincolatività delle dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat). Sparisce così l’unico barlume di coerenza costituzionale, introdotto nel ddl dopo una lunga battaglia del Partito Democratico, ma anche dei dissidenti Pdl.

Il nuovo testo del comma 1 dell'articolo 4 ora recita: "Le dichiarazioni anticipate di trattamento non sono obbligatorie", mentre il testo originario prevedeva: "non sono obbligatorie, ma sono vincolanti". In buona sostanza, si permette ai cittadini di decidere della propria vita, avvertendoli che i medici saranno liberi di non tener fede al testamento biologico.

Immediate le reazioni all’interno del PD. Anna Finocchiaro, capogruppo PD al Senato, commenta amaramente l’esito della votazione: “Eravamo qui per scrivere un testo sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, ma adesso con l’emendamento approvato che non le rende vincolante parliamo di un oggetto misterioso. Se un individuo scriverà una dichiarazione, non conterà nulla. In questa aula ora di che cosa continuiamo a discutere? C'e' un limite oltre il quale la finzione non si regge più. Agli italiani avete spiegato che questa era una legge per poter scrivere il proprio testamento biologico, ora gli dite che invece non contano più' niente. Mi pare che ormai il contrasto con l'articolo 32 della Costituzione e' solare" e il ricorso ai giudici e alla Consulta sarà inevitabile”.

Ancora più lapidarie le parole di Ignazio Marino, che definisce l’accaduto come il “bacio della morte alla legge sul testamento biologico, da stamane ufficialmente carta straccia. La non vincolatività delle dichiarazioni anticipate di trattamento, decisa con un emendamento approvato dall'aula, va contro il parere espresso su questo testo dalla commissione Giustizia del Senato". Nelle sue parole c’è la delusione per un risultato che poteva essere diverso e per la retromarcia dei “laici Pdl”, richiamati all’ordine “dal diktat del governo”. "Se fosse negato il carattere vincolante di una dichiarazione – continua Marino - che, per definizione, non può essere confermata da un soggetto che abbia perso la capacita' di intendere e di volere, tale dichiarazione risulterebbe priva di qualsiasi contenuto giuridico. Evidentemente coerenza e coscienza, per questa destra, non sono requisiti necessari".

sabato 21 marzo 2009

Dalla crisi si esce tutti insieme



Il Pd di Castelfranco è al fianco dei lavoratori che si trovano in difficoltà per la grave
situazione occupazionale generata dalla crisi economica.
La situazione delle principali aziende della castellana sta progressivamente
peggiorando; Berco e Fervet hanno chiesto la cassa integrazione per circa 700
lavoratori. I lavoratori e le aziende si trovano ad affrontare una situazione che non si
conosceva da molti decenni. Le prospettive occupazionali sono preoccupanti per
molti dei comparti produttivi insediati nella castellana. In questa situazione il Partito
democratico si mobilita. La sede di Via Matteotti 14/A sarà aperta il mercoledì
dalle 20.30 alle 23 per tutti i lavoratori che vorranno testimoniare la loro situazione,
discutere le iniziative in atto e contribuire così alle proposte per affrontare la crisi.
Per fronteggiare la situazione il Pd sostiene la proposta dell’assegno di
disoccupazione per tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro a partire dallo scorso
mese di settembre.
Il Pd propone, per la castellana, l'istituzione di un osservatorio economico sulla
congiuntura, uno strumento necessario per monitorare mese per mese la situazione
occupazionale e della demografia aziendale. Lo strumento aiuterà comuni, provincia,
forze economiche e sociali a finalizzare le più efficaci politiche di sostegno alle
famiglie in difficoltà ed a pianificare gli interventi di formazione e sviluppo per quei
settori economici che saranno la base per la prossima fase di sviluppo economico
della castellana.
Le aziende del nostro territorio stanno vivendo una fase molto difficile anche per la
crisi di liquidità; vi è una diffusa difficoltà di accesso al credito e questo aggrava
ulteriormente la situazione in quanto limita la capacità di pagare fornitori e lavoratori.
Gli Enti Locali del nostro territorio devono farsi parte dirigente per spingere il
sistema del credito a sbloccare questa situazione.
Il Partito democratico è convinto che sia arrivato il momento di attivare un vero e
proprio piano di interventi anti-crisi nel territorio ed attuerà nei prossimi giorni
tutte le necessarie iniziative a livello istituzionale per spingere le forze politiche a
concorrere nella sua preparazione e realizzazione. Dalla crisi si esce con uno sforzo
unitario: aziende, lavoratori, parti sociali, istituzioni.


Sabato 14 marzo in Piazza Giorgione

Sabato 14 marzo il Pd della Castellana in piazza Giorgione contro la crisi, con i
lavoratori ed il mondo produttivo, per la riforma degli ammortizzatori sociali e le
politiche di sostegno al reddito.
Un reddito sicuro a fine mese
Il Partito democratico propone, per affrontare la crisi: assegno di disoccupazione per
sostenere i consumi e il 20% dell’Irpef ai comuni per rilanciare gli investimenti nel
territorio.
Il Pd di Castelfranco in piazza Giorgione, con i suoi consiglieri comunali, con i componenti
del coordinamento di circolo cittadino e della castellana per lanciare un segnale di
speranza, spiegare la situazione occupazionale e richiamare l’attenzione delle istituzioni
locali sulle concrete manovre anti-crisi da attuare subito. Ci saranno un gazebo e una
gigantografia suggestiva. Si farà volantinaggio per chiarire qual è la situazione reale
dell’occupazione nella nostra provincia: 10.000 lavoratori in cassa integrazione, 5.000
licenziamenti o lavoratori con contratti non rinnovati, 5.000 lavoratori senza nessun
ammortizzatore sociale. Tutto ciò senza contare i tanti imprenditori e lavoratori autonomi
che si trovano per strada. E l’inerzia del Governo peggiora solo la già grave situazione. Lo
Stato deve impegnarsi a risollevare l’economia nazionale. Erogare il 60% dell’ultimo
stipendio ai licenziati da settembre 2008 limita drammatiche situazioni di povertà e attiva il
ciclo virtuoso consumo-produzione. Inoltre bisogna intervenire concretamente sul fronte
del federalismo fiscale. I comuni devono poter essere autonomi sotto il profilo finanziario
per investire sul territorio. Le nostre priorità sono: ammortizzatori sociali per le categorie
deboli, riduzione delle tasse, partendo dai redditi più bassi, detassazione degli utili
reinvestiti per incentivare e sostenere il mondo produttivo
Il Pd della castellana propone l’istituzione di un osservatorio economico sulla
congiuntura con i comuni della castellana, le associazioni di categoria, i sindacati e la
Provincia. Si tratta di uno strumento per conoscere l’andamento della situazione
dell’occupazione e lo stato di salute delle aziende, che permette agli amministratori locali
di mettere in campo, nel breve periodo, tutte le misure per fare fronte ad una situazione
sociale che si annuncia come assolutamente eccezionale. A Castelfranco il comune è
impegnato nell’erogazione di fondi per circa 500.000 euro l’anno verso l’Università di
Padova (fra spese dirette ed indirette) per il sostegno del corso di laurea in “Scienze e
cultura della gastronomia e della ristorazione”. In quel corso sono impegnati poco più di 20
studenti. Il Pd, anche nella recente discussione in consiglio comunale sul bilancio, ha
proposto di rivedere la convenzione al fine di destinare quota parte delle risorse, in questa
particolare situazione di crisi, all’assistenza di persone e famiglie che si trovano in
condizioni di bisogno.


IL PARTITO DEMOCRATICO

DI CASTELFRANCO VENETO

INCONTRA IL TERRITORIO


Serate nelle frazioni e nei quartieri

con il Coordinatore del Circolo,

i Consiglieri Comunali e gli Attivisti


S. ANDREA O.M.


Argomenti dell’incontro:
  • Riqualificazione del centro frazione
  • Casa Barbarella
  • Cava di via Stradazza



VENERDI’ 27 MARZO

ORE 20.45

PRESSO SCUOLA ELEMENTARE


TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA



PARTECIPATE!!