giovedì 30 aprile 2009
Quartiere Valsugana - 8 maggio - Incontro con la popolazione
Serate nelle frazioni e nei quartieri con il Coordinamento del Circolo ed i Consiglieri Comunali
QUARTIERE VALSUGANA
Argomenti dell’incontro
• SVILUPPO DELLA ZONA E DEI SERVIZI
• ISTANZE DELLA POPOLAZIONE AL PD
VENERDI’ 8 MAGGIO
ORE 21.00
Saletta riunioni centro Don Ernesto Bordignon
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA. PARTECIPATE!!
Primo maggio in piazza Giorgione
Fervet - Depositata l'interrogazione Pd ai ministri competenti
RUBINATO, BARETTA, VIOLA – Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteoli, al Ministro per lo Sviluppo Economico, On. Scajola e al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Sen. Maurizio Sacconi - Per sapere- Premesso che:
- Trenitalia ha commissionato con gara in appalto a un raggruppamento d’imprese italiane e alla Fervet S.p.A. di Castelfranco Veneto la realizzazione di 900 carrozze intercity, commessa funzionale all’avvio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto, che come è noto costituisce un’opera strategica per la mobilità della regione;
- dopo la realizzazione di 450 carrozze, Trenitalia ha deciso di bloccare il finanziamento perché esaurite le risorse, e recedere dal contratto;
- bloccata la commessa, la Fervet S.p.A. si è trovata senza lavoro e senza liquidità, con un magazzino di materiale per la costruzione delle carrozze intercity di oltre 5 milioni di euro, e nell’impossibilità di ottenere ulteriori linee di credito dalle banche, non ha avuto altra scelta che adottare la drastica soluzione della cassa integrazione;
- il primo febbraio u.s., quindi, per 100 operai della Fervet S.p.A. (su 210) è scattata la cassa integrazione ordinaria;
- da lunedì 9 marzo, il numero degli operai in cassa integrazione è salito a 185;
- dal 14 aprile, per crisi d’impresa, quasi tutti i dipendenti sono stati collocati in CIGS, con pagamento diretto dei relativi trattamenti da parte dell’INPS, perché la FERVET SPA, in assenza di liquidità, non è in grado di pagare l’anticipo di cassa ai lavoratori;
- per la Fervet S.p.A. ed i lavoratori sarebbe sufficiente, per il momento, arrivare a realizzare almeno 700 carrozze, in questo modo potrebbe avere lavoro per tutto il 2009, e potrebbe così utilizzare oltre 6 milioni di euro di materiale acquistato per la produzione delle carrozze intercity; se non si potesse conseguire almeno questo obiettivo di produzione, oltre alle inevitabili ricadute aziendali e occupazionali, i materiali acquistati per la produzione delle carrozze rimarrebbero a deposito inutilizzati, con il rischio di diventare obsoleti;
- l'interruzione della commessa comporta sicuramente delle penali; appare pertanto conveniente disporre nuove risorse per gli investimenti nel settore ferroviario e riattivare le commesse sospese da Trenitalia, tra cui la commessa della Fervet S.p.A., salvando i 214 dipendenti e le loro famiglie.
Tutto ciò premesso,
quali urgenti iniziative il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Matteoli, il Ministro per lo Sviluppo Economico On. Scajola e il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Sen. Maurizio Sacconi intendano intraprendere allo scopo di:
- conoscere se sia legittimo il comportamento posto in essere da Trenitalia;
- quali siano le ragioni che hanno indotto Trenitalia a recedere arbitrariamente e improvvisamente dal contratto stipulato con il raggruppamento d’imprese e la Fervet, bloccando il finanziamento e lasciando, quindi, la Fervet S.p.A. senza lavoro e senza liquidità, e gravata da un contenzioso avanzato dal raggruppamento di imprese impegnate nella medesima commessa per un valore di 112 milioni di euro;
- ottenere la riattivazione della commessa Fervet S.p.A. da parte di Trenitalia, per la realizzazione di ulteriori 250 carrozze, sia per evitare il fallimento dell’impresa e la perdita del posto di lavoro dei lavoratori della Fervet, sia al fine di non vanificare la realizzazione di un’opera importante e strategica per il sistema della mobilità della Regione Veneto come il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto.
On. Simonetta Rubinato
On. Pier Paolo Baretta
On. Rodolfo Giuliano Viola
venerdì 24 aprile 2009
Gestire la crisi, oltre la crisi - mercoledì 29 aprile 2009
Gestire la crisi, oltre la crisi - prospettive di sviluppo per l'area Castellana
Castelfranco Veneto via Bassano, 16 – Sala Don Ernesto Bordignon, 29 aprile 2009 ore 20.45La crisi economica nel nostro territorio è sempre più evidente e crea gravi difficoltà a molte persone che hanno perso il posto di lavoro o sono in cassa integrazione. Mentre le Istituzioni devono fare tutto il possibile per aiutare chi ha bisogno di sostegno occorre che le forze politiche e gli attori sociali aiutino l’avvento di una nuova fase di sviluppo.
Introduzione di Giuseppe Esposito – segretario Pd Castelfranco
Relazione di Sergio Rosato – direttore di Veneto Lavoro
Tavola rotonda su “Azioni concrete per gestire e superare la crisi” condotta da Alessandro Russello – Direttore del “Corriere del Veneto” con: Paolino Barbiero (Segretario generale CGIL provincia di Treviso), Gianpietro Breda (Relazioni Sindacali, Affari Sociali e Sicurezza sul lavoro Unindustria Treviso), Denis Farnea (Assessore a: Formazione Professionale, Politiche per l’Occupazione, Personale della Provincia di Treviso), Roberto Ghegin (Direttore ARCA CNA di Castelfranco Veneto), Maria Gomierato (Sindaco di Castelfranco e Presidente IPA Castellana), Bruno Pozzobon (Presidente del Consorzio delle cooperative sociali della Castellana "L'Incontro"). Conclusioni di Enrico Quarello – segretario Pd della provincia di Treviso.
Sono invitate le Associazioni di categoria, i Sindacati, gli amministratori locali, i partiti, le Parrocchie, le organizzazioni di Volontariato, tutti i cittadini.
domenica 19 aprile 2009
Incontro del Pd con la popolazione di Viale Italia e Via Abruzzo - 17 aprile 2009
Vivibilità dei quartieri, qualità della vita e rispetto della volontà dei cittadini, questi sono i motivi che hanno ispirato gli interventi all’assemblea organizzata dal Pd per i quartieri di Via Abruzzo e Viale Italia. Si è trattato di una serata molto intensa nella quale sono state approfondite tutte le questioni che oggi sono sul tappeto: dalla sicurezza delle strade ed in particolare di Borgo Treviso, ormai impraticabile a piedi o in bicicletta con l’incrocio di Via della cerva sempre più pericoloso, alla mancanza di un luogo di aggregazione sociale, alle preoccupazioni legate allo sviluppo immobiliare dell’area ex-fram che vedrà aumentare di 570 alloggi l’offerta abitativa della zona. E’ stata fortemente reclamato il rispetto della volontà dei cittadini che si sono auto-organizzati in associazione di quartiere e che dal marzo 2007, insieme agli altri quartieri e frazioni di Castelfranco, attendono risposte dall’amministrazione comunale sulla revisione dello statuto comunale; le richieste vertevano sul diritto di rappresentanza per frazioni e quartieri e sul referendum. Da oramai due anni nulla più si sa ed è evidente, per il Pd, la volontà dell’attuale maggioranza di “Vivere Castelfranco” di mantenere insabbiata la questione statuto.
E’ stato denunciato in più interventi il problema UTAP che ha concentrato sull’incrocio di Via Della Cerva gli studi medici di molti medici di base. La situazione viene ritenuta critica perché senza accrescere significativamente i servizi sanitari nel territorio crea alcuni disagi; in particolare la struttura, sprovvista di parcheggio, è collocata al primo piano e su di un incrocio fra i più pericolosi della città. Si ritiene inidoneo il sito; il Comune e l’ULSS 8 avrebbero dovuto concordare con i medici convenzionati una sede adeguata anche per migliorare in modo concreto le possibilità organizzative e terapeutiche che l’UTAP dovrebbe poter erogare.
E’ emersa la preoccupazione per l’inquinamento, sia quello dell’aria sempre più evidente per il traffico di autoveicoli, sia quello da elettrosmog, tenuto conto della potenza dell'antenna TELECOM in via Abruzzo e della richiesta presentata da WIND di collocare la propria nuova antenna in co-siting sul medesimo traliccio.Nel corso della discussione sono emerse diverse proposte da parte dei cittadini. Per Borgo Treviso si è proposto di abolire la fila di parcheggi e di adibire a pista ciclabile lo spazio liberato, creando le premesse per un decongestionamento che favorisca anche il percorrere a piedi la strada. Sempre per Borgo Treviso, dove spesso la velocità delle auto supera di gran lunga i limiti previsti, si è chiesto di sviluppare un sistema di attraversamenti pedonali sopraelevati al fine di limitare la pericolosità delle auto in transito. Si è chiesto di eliminare il parcheggio abusivo di auto sulla pista ciclo/pedonale a sud dell’ospedale. Si è reclamata la necessità di luoghi di aggregazione sociale per i quartieri, portando anche proposte ed esempi: casa Stepic, casa parco Bolasco. E’ stata anche reclamata la pubblicizzazione della disponibilità della nuova pista ciclabile che collega la pista a sud dell’ospedale con Borgo Treviso, opera realizzata e mai pubblicizzata ed oggi scarsamente indicata dalla cartellonistica stradale. Per la questione dello statuto comunale si è preso atto della indisponibilità dell’attuale maggioranza in consiglio comunale.
Il Pd, con il segretario, i consiglieri comunali ed i componenti del circolo presenti, ha sia esplicitato la propria posizione sulle singole questioni e sia ricordato il comportamento che ha mantenuto in comune. Si è impegnato a dare puntuale riscontro sulle singole questioni rimandando a futuri incontri con la popolazione la puntuale informativa sul lavoro svolto.
giovedì 16 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
La primavera del Pd
17 aprile - ore 20.45 - "casa rossa" Quartiere Verdi
Incontro con la popolazione: Viale Italia e Via Abruzzo
19 aprile - ore 10-18
Pd in Piazza Giorgione - Raccolta di firme per "Una scuola di qualità"
29 aprile - ore 20.30 - Sala Don Ernesto Bordignon
Iniziativa su lavoro e sviluppo con sindacati, imprenditori, istituzioni
1 maggio - ore 10-13
Pd in Piazza Giorgione
8 maggio - ore 20.45 - Centro Don Ernesto Bordignon
Incontro con la popolazione: quartiere Valsugana
10 maggio - ore 10-13
Pd in Piazza Giorgione
17 maggio - ore 10-18
Pd in Piazza Giorgione
20 maggio - ore 20.45 - Sala quartiere B.go Padova (scuole elementari via Manzoni)
Incontro con la popolazione: quartieri di B.go Padova e San Giorgio
25 maggio ore 20.45 in via Matteotti 14/A a Castelfranco (sede Pd) prima riunione in vista della costituzione del comitato unitario per il Testamento Biologico
26 maggio - ore 20.45
Incontro con la popolazione: frazione Campigo
27 maggio ore 18.45 aperitivo con Luigi Berlinguer in Piazza Giorgione (Caffè del centro). Per esigenze organizzative si prega di segnalare la presenza
31 maggio - ore 10-13
Pd in Piazza Giorgione
2 giugno - ore 10-18
Pd in Piazza Giorgione
3 giugno - Hotel Alla Torre ore 20.45
iniziativa per le elezioni europee con MFE: Laura Puppato, Sindaco di Montebelluna, candidata alle elezioni europee e Massimo Contri, segretario generale della Gioventù Federalista Europea all'Hotel Alla Torre di Castelfranco
28 giugno - ore 10-18
Pd in Piazza Giorgione
Inoltre tutti i mercoledì dalle 20.45 alle 23 la sede è aperta per quanti vogliono conoscerci, criticarci, consigliarci, aiutarci ... Leggi a fondo pagina come contattarci.
Viale Italia e Via Abruzzo - Incontro con la popolazione
IL PARTITO DEMOCRATICO
DI CASTELFRANCO VENETO
INCONTRA IL TERRITORIO
Serate nelle frazioni e nei quartieri
con il Coordinamento di Circolo
ed i Consiglieri Comunali
VIALE ITALIA e VIA ABRUZZO
Argomenti dell’incontro
· SVILUPPO DELLA ZONA E DEI SERVIZI
· ASSETTO URBANISTICO DELL’AREA
· ISTANZE DELLA POPOLAZIONE AL PD
VENERDI’ 17 APRILE
ORE 21.00
PRESSO CASETTA ROSSA – VIA VERDI
domenica 5 aprile 2009
Obama: stop al nucleare ed ai cambiamenti climatici
Gli Stati Uniti "guideranno" gli sforzi internazionali per arrivare a un mondo in pace e senza armi nucleari. Ma saranno anche in testa alla lotta contro i cambiamenti climatici. Davanti ad una folla di oltre 30.000 persone, il presidente degli Stati uniti ha usato il suo primo discorso 'di piazza' in Europa dopo l'elezione alla Casa Bianca per auspicare un mondo "senza armi nucleari" e annunciare che gli Usa sono pronti a "negoziare un nuovo trattato con la Russia".
Obama si e' anche impegnato a lottare contro il riscaldamento climatico. Gli Usa "sono ormai pronti" a prendere le redini della lotta contro i cambiamenti climatici, ha detto. "E' arrivato il momento di cambiare il modo in cui utilizziamo l'energia", quindi "insieme dobbiamo far fronte al cambiamento climatico, mettendo fine alla dipendenza mondiale dalle energie fossili e sfruttando le fonti energetiche come il vento e il sole e invitando tutti i paesi a fare la propria parte". (da RaiNews24)
Il presidente degli Stati Uniti ha detto cosa vuol fare per mettere fine alla proliferazione nucleare e per combattere i cambiamenti climatici. Un discorso storico che, pronunciato nel cuore dell'Europa, riaccende speranze ormai sopite in milioni di persone.
venerdì 3 aprile 2009
Piano anticrisi per la Castellana
Il Circolo del Partito democratico di Castelfranco Veneto esprime le proprie valutazioni e proposte sull’attuale grave crisi economica, presente sia a livello internazionale che nel nostro Paese.
- Constata come gli effetti della crisi sul sistema Italia ed in particolare sui lavoratori italiani siano sostanzialmente maggiori di tutti gli altri Paesi della zona euro, a causa dell'assenza di un sistema di welfare di tipo universalistico. Infatti in Italia su 100 persone che perdono il proprio posto di lavoro solo 19 possono contare su qualche forma di tutela.
- Segnala la particolare gravità della crisi nella Castellana, che emerge con evidenza dall'analisi di alcuni dati, ancora parziali, riguardanti industria e artigianato:
INDUSTRIA
- A Castelfranco Veneto circa 1000 persone sono in cassa integrazione nel solo settore metalmeccanico.
- Inoltre, a causa di una cronica assenza di liquidità, inasprita dalle difficoltà di accesso al credito, le aziende faticano ad anticipare i soldi della cassa ai lavoratori per conto dell'inps.
ARTIGIANATO
- Nell' artigianato la situazione è particolarmente grave in tutta la Regione: le sospensioni chieste in Veneto nei primi 2 mesi del 2009 sono 5000, di cui 1200 nella provincia di Treviso e 320 nella sola Castellana. Il dato è preoccupante: più di 1/4 nella castellana che ha una popolazione di circa 1/10 di quella complessiva provinciale.
- In provincia di Treviso la mortalità delle aziende artigiane, rispetto alla nascita di nuove aziende, è stata nei primi due mesi del 2009 di -470 unità, dopo 5 anni di crescita seppur lenta.
- Il 90% delle aziende sta ancora smaltendo ferie e permessi.
COMMERCIO
- Le attività commerciali, di riflesso, risentono del rallentamento congiunturale e, direttamente, della difficoltà di tante famiglie.
Il Partito Democratico propone:
1. L’istituzione urgente di un sussidio di disoccupazione per tutte le persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi, in attesa di una riforma strutturale del welfare italiano che superi l'attuale struttura duale tra pochissimi lavoratori garantiti e moltissimi senza tutela.
Questo intervento appare ancor più necessario nel nostro territorio, dove la sovrabbondanza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni fa sì che i lavoratori privi di tutele raggiungano percentuali insostenibili, soprattutto in un periodo di crisi come questo.
2. L’istituzione nella Castellana dell’”Osservatorio permanente sulla congiuntura”: si tratta di un tavolo di confronto di istituzioni e di parti sociali (Comuni, Imprenditori, Sindacati, Provincia, Camera di commercio, Parrocchie, Cooperative sociali, Agenzie del lavoro, Azienda ULSS), che ha lo scopo di monitorare la situazione, produrre e pubblicare dati mensilmente e condividere le azioni per ridurre il più possibile la fuoriuscita di lavoratori dal mercato del lavoro. L’osservatorio ha come ulteriore e fondamentale finalità l’individuazione dei comparti produttivi sui quali basare il futuro sviluppo economico della Castellana e sui quali investire in formazione.
3. L’istituzione di un “Patto di cittadinanza e di solidarietà” con i lavoratori che hanno perduto definitivamente il lavoro: questi vengono inseriti a tempo determinato in attività utili e visibili per la cittadinanza, sulla base di progetti elaborati congiuntamente da Istituzioni pubbliche (quali Comuni ed Azienda ULSS) e da soggetti del Terzo Settore (quali Cooperative sociali, Associazioni di volontariato e Parrocchie), potendo usufruire di appositi finanziamenti regionali, attraverso l’Agenzia regionale del Lavoro.
4. La rateizzazione del pagamento delle rette per nido, scuole d’infanzia, trasporto scolastico, mensa scolastica e servizi comunali in generale, su proposta dell’assistente sociale, che valuta la effettiva condizione di bisogno.
5. La promozione di accordi con i gestori dei servizi idrici, di distribuzione del gas e di altre utenze, per favorire la rateizzazione dei pagamenti, anche per le bollette scadute, su proposta dell’assistente sociale.
6. L’attivazione del Microcredito, d’intesa con uno o più Istituti Bancari, per l’erogazione di prestiti agevolati, anche attraverso l’adesione a progetti già attivi nel nostro territorio.
7. L’erogazione anticipata delle risorse economiche, previste per il sostegno al reddito di chi perde il lavoro. Infatti l’integrazione o l’indennità di disoccupazione vengono erogate con molti mesi di ritardo e la crisi di liquidità in atto porterà alcune aziende a non poter erogare i contributi in anticipo. L’anticipo viene erogato nei casi in cui l’assistente sociale ne ravvede la necessità.
8. Favorire la massima accessibilità alle agevolazioni nazionali: bonus elettricità, bonus famiglia, social card e alle nuove disposizioni regionali previste dall’Assessorato alle Politiche Sociali in applicazione dell’ art. 3 della LR 8/86, attraverso adeguata campagna pubblicitaria e invio di comunicazioni mirate alle famiglie.
Per l’attuazione del Piano Anticrisi, vengono interessati in ogni Comune della Castellana vari uffici comunali: Servizi Sociali, Ragioneria e Finanze, Scuola e Cultura, Ecologia, Tributi, (Farmacie Comunali), che opereranno coordinati dal Settore Sociale.
giovedì 2 aprile 2009
Legge 40 - UNA QUESTIONE DI CIVILTA'
La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14.
Il ricorso. A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World Association Reproductive Medicine e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa.
Le questioni di legittimità costituzionale. Riguardano, in particolare, l'articolo 14 (commi 1,2,3 e 4) che prevede la formazione di un numero limitato di embrioni, fino a un massimo di tre, da impiantare contestualmente, e vieta la crioconservazione al di fuori di ipotesi limitate. Davanti alla Consulta è stato impugnato anche l'art.6 (comma 3) della legge 40 nella parte in cui obbliga la donna, una volta dato il proprio consenso alle tecniche di fecondazione assistita, all'impianto degli embrioni, escludendo così la revoca del consenso.
Per una scuola di qualità
Una scuola pubblica, di qualità, più autonoma e radicata nel territorio; una scuola che valorizzi il merito e non lasci indietro nessuno, capace di educare al rispetto e alla responsabilità e di rendere effettivo il diritto all’istruzione, costituzionalmente garantito per tutti e per ciascuno.
Una scuola più sicura e qualificata per allievi, insegnanti, dirigenti e personale ATA, con adeguate risorse finanziarie e di personale, con la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e con interventi per la sicurezza, la funzionalità e il decoro delle strutture scolastiche.
Cosa fare
- Soddisfare tutte le richieste delle famiglie sul tempo scuola (tempo pieno, modulo a 30 ore, tempo prolungato), sulla scuola dell’infanzia e sulla qualità della didattica, rafforzare il patto educativo scuola-famiglie;
- Assegnare risorse adeguate alle scuole, per il loro funzionamento e l’offerta formativa;
- Bloccare l’espulsione di 87.341 docenti e 44.500 ATA precari, a partire da quest’anno scolastico;
- Attuare un piano straordinario nazionale per la messa a norma degli edifici scolastici, per il risparmio energetico, per laboratori e attrezzature didattiche, anche con la riduzione dei vincoli del “patto di stabilità” che blocca gli investimenti degli enti locali e lo snellimento delle procedure amministrative;
- Evitare la chiusura delle piccole scuole (montagna, isole minori), laddove costituiscono presidio pubblico insostituibile per l’educazione dei bambini e per la comunità
Per risolvere queste emergenze il Pd chiede l’immediata cancellazione:
- dei tagli di 8 miliardi di euro e di 132.000 lavoratori della scuola attuati dal Governo Berlusconi con la “finanziaria estiva”;
- del piano programmatico e dei regolamenti attuativi della finanziaria estiva relativi alla scuola elementare e media, nonché alla chiusura delle scuole;
- del maestro unico, dell’orario a 24 ore settimanali e dell’abolizione delle compresenze dei docenti nella scuola elementare.