Forti timori per l’occupazione in alcune fabbriche di Castelfranco, il disagio e l’umiliazione di chi è disoccupato, la dignità e il diritto di San Andrea di essere riconosciuta come comunità viva, la corretta valorizzazione del Centro storico di San Andrea in una visione di insieme, l’inquinamento dalla cava di Via Stradazza: questi sono stati gli argomenti sollevati dalla popolazione di San Andrea, intervenuta numerosa all’incontro promosso dal Partito Democratico.
“Cosa fare perché la cassa integrazione in atto in alcune aziende castellane non preluda alla loro chiusura?” si sono chiesti con forza alcuni cittadini, che hanno anche manifestato il vissuto di umiliazione, oltre che l’oggettiva difficoltà economica, di chi è licenziato.
Il PD castellano, attraverso i propri Consiglieri comunali ed il Coordinatore di Circolo, ha a tal proposito confermato l’impegno di portare in Consiglio comunale due proposte:
1)attivare l’“osservatorio sull’economia della Castellana”, che consenta di conoscere con tempestività le situazioni di crisi e di orientare gli interventi verso i settori produttivi efficienti;
2) costituire nella Castellana un “patto di cittadinanza e di solidarietà” a sostegno delle persone e delle famiglie che si sono trovate improvvisamente prive di reddito, le quali vengono coinvolte con un rapporto a tempo determinato in attività utili e visibili, sulla base di un progetto di intervento unitariamente predisposto dalle istituzioni pubbliche e del privato sociale della Castellana, con il contributo economico della Regione e della Provincia.
Vivaci interventi hanno poi caratterizzato la discussione su come valorizzare il Centro storico della Frazione, che comprende straordinarie e pregevoli opere architettoniche, quali Casa Barbarella, Villa Chiminelli e
Rispetto alla volontà dell’Amministrazione comunale di procedere alla ristrutturazione di Casa Barbarella con la realizzazione nella parte storica di alcuni mini appartamenti, è stata ribadita in molti interventi la necessità che l’edificio storico venga destinato ad attività comunitarie. Inoltre è stato chiesto che, pur mantenendo i finanziamenti già disposti per Casa Barbarella, venga ripensata la progettazione, collegandola a Villa Chiminelli, alla Chiesa e alle opere parrocchiali, cosicchè anche la sistemazione dell’area centrale, mediante la previsione di alcuni parcheggi, risponda ad una visione di insieme, funzionale ed armonica, come si addice ad un compendio come quello di San Andrea, unico nella Castellana.
Il PD ha confermato al riguardo l’impegno di valorizzare al massimo l’intero Centro frazionale con una progettazione unitaria, senza interventi separati e scoordinati, proponendo di riallacciare i rapporti con
Nella successiva discussione sulla situazione della cava di Via Stradazza, alcune persone del luogo hanno con un gesto provocatorio fatto annusare l’acqua raccolta in due contenitori, proveniente da due canalette di scolo, di cui una è direttamente collegata alla cava. L’odore putrido dell’acqua di un contenitore ha manifestato in modo diretto e sperimentale come siano contaminate le acque che trapassano la cava.
E’ stata considerata del tutto inadeguata la prevista copertura della cava con materiale impermeabile, che nulla risolve della compromessa situazione rappresentata dal materiale attualmente giacente.
2 commenti:
Sinceramente, non ero mai stato prima di ieri sera a S. Andrea O.M., che mi è sembrato un grazioso paesino, sulla cui urbanistica non mi arrogo perciò di avere opinioni. Ma sulla cava forse posso dire qualcosa: la copertura della porzione superiore della cava non risolve molto, perchè il contenuto con il tempo si liquefa (tecnicamente, si colliqua) ed infiltra egualmente la falda. Inoltre, le infiltrazioni dell'acqua piovana raggiungerebbero la massa di rifiuti anche "orizzontalmente" in presenza di piogge abbondanti. Io credo che il PD, se vuole veramente mettersi al servizio delle persone, dovrebbe avere a livello centrale degli esperti di riferimento, o di area, ai quali richiedere una risposta competente (una sorta di "Fabbrica" prodiana). La mia opinione di non esperto sull'argomento specifico è che bisognerebbe valutare la possibilità e i relativi costi del trasferimento dei materiali interrati nella cava al nuovo inceneritore di Fusina. Probabilmente questo costerebbe molto meno della messa in sicurezza, che è dopotutto un provvedimento anch'esso temporaneo (la durata della impermeabilizzazione sul fondo non è infinita).
Mi pare una modalità di confronto col territorio davvero utile. Speriamo che aiuti le frazioni a farsi sentire.
Francesca B
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