La sollecitazione di Giancarlo Vettori (La Tribuna di Treviso, 22 luglio 2009) arriva in un momento di grande importanza per il Pd Trevigiano. Inizia una fase congressuale ed il dibattito verterà sui temi nazionali oltre che su quelli più propriamente locali. La lettera che cita Vettori (Quarello e Tonella) a mio avviso non rappresenta un ritorno al passato, come Vettori afferma; è solo un invito a chi ha condiviso un percorso. Ha il significato di stimolo e riflessione ad interpretare la proposta di un candidato alla segreteria nazionale (Bersani) come evoluzione del percorso politico culturale a suo tempo condiviso. Personalmente non ci vedo nulla di male o di contraddittorio con l’impostazione data alla nascita del Pd. Quello che credo sia necessario, all’inizio di un’avventura congressuale, è il carattere che il dibattito trevigiano dovrà avere e questo proprio per fare ciò che Vettori dice e cioè: “..costruire la nuova appartenenza e il nuovo progetto per la società trevigiana, veneta e italiana.”
Ora in provincia di Treviso il Pd ha segnato una fase di autentico rinnovamento con l’elezione di Quarello nel novembre 2007; quella maggioranza si è consolidata ed ha trovato nel territorio la sua più forte legittimazione. Alle primarie del febbraio 2008 (basate su preferenza individuale e non su liste bloccate) ha raggiunto il risultato del 70%. Purtroppo quel rinnovamento non si è espresso in modo coerente con le successive elezioni politiche (liste bloccate), complice una dirigenza regionale e nazionale sorde ad ogni segnale di rinnovamento che arrivi dal territorio. Fortunatamente con lo splendido risultato di Laura Puppato alle europee del mese scorso (quasi 60.000 preferenze di cui oltre 55.00 in Veneto, prima dei candidati veneti) un segnale chiaro è stato inviato ai sacerdoti dell’ortodossia romana. Per cui ora il Pd trevigiano deve concentrarsi sulle prossime scadenze amministrative per ottenere quel rinnovamento nelle istituzioni che solo può restituire dignità ad un percorso politico. Ciò significa iniziare dalle elezioni regionali per rinnovare e rinforzare la rappresentanza della provincia di Treviso. Già abbiamo un Veneto rappresentato nelle istituzioni da un nanismo politico a dir poco imbarazzante; se poi i partiti si mettono a conculcare le potenzialità del nostro territorio (Venezia e Padova, ad esempio, sono dei “pigliatutto”) non avremo alcuna speranza di cambiare le cose e costruire quel progetto invocato da Vettori. Si sfrutti quindi l’occasione del congresso per un grande dibattito culturale su identità e missione del Pd ma ci si concentri sull’imprescindibile obiettivo di rinnovare la rappresentanza istituzionale a partire dalle elezioni regionali.
Giuseppe Esposito
(intervento pubblicato dalla "Tribuna di Treviso" a fine luglio 2009)
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