giovedì 24 dicembre 2009

Le proposte del PD per l'ambiente e la green economy



L’economia verde è l’unica leva di sviluppo dell’economia occidentale che consente di lasciare un mondo vivibile alle generazioni future e costruire la futura crescita assumendo il vincolo delle risorse ambientali e la qualità come criterio fondamentale.

Queste alcune delle azioni fondamentali:
1. Efficienza energetica:
Risparmiare energia con la riqualificazione delle abitazioni e degli edifici privati e pubblici, con la sostituzione delle auto e degli elettrodomestici più inquinanti:
In particolare:
Rendere permanenti ed estendere le agevolazioni fiscali del 55% per gli interventi di efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici privati. Avviare un piano straordinario di riqualificazione per gli edifici pubblici (scuole e ospedali in testa), con l’istituzione di un fondo di rotazione di 100 milioni di euro all’anno, per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza. Definire una data per nuovi edifici residenziali a “emissioni zero”.
Ecoincentivi per la rottamazione vincolati ad auto a basse emissioni e bassi consumi.
Ecoincentivi per l’acquisto di frigoriferi e congelatori a basso consumo e per prevedere l'ampliamento a lavatrici e lavastoviglie ad alta efficienza energetica delle tipologie di elettrodomestici che possono usufruire delle detrazioni; blocco graduato delle vendite per gli apparecchi fuori da classe A e da classe A + per i frigoriferi.

2. Fonti rinnovabili:
Raddoppiare nei prossimi dieci anni l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Costruire un’industria nazionale del settore e promuovere nuove imprese che producano impianti, tecnologie, pannelli solari, nuovi materiali per l’edilizia, ecc.
La soluzione non è in un ritorno al nucleare a questo stadio di tecnologia: costi elevati, tempi molto lunghi, problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive.

3. Trasporto pubblico:
Favorire investimenti pubblici per il rinnovo del parco mezzi con acquisto di autobus a metano. Avviare un piano di 1.000 treni per i pendolari, con 300 milioni di euro all’anno per cinque anni. Prevedere incentivi fiscali attraverso i quali i datori di lavori possano fornire ai loro dipendenti i “ticket-transport”, dei buoni di trasporto, (su modello dei buoni pasto), esclusivamente per il tragitto casa-lavoro, su mezzi collettivi e mezzi pubblici.

4. Ricerca:
Sostegno alla ricerca e all’innovazione dell’industria automobilistica per le auto ecologiche del futuro. Ripristinare il credito d’imposta per la ricerca come base di un’economia che punta sull’innovazione, sulla conoscenza e sulla qualità legata all’ambiente. Proseguire il lavoro avviato con Industria 2015.

5. Territorio, turismo, agricoltura di qualità:
Favorire le imprese e le economie che si basano sul nostro straordinario patrimonio ambientale e storico-culturale e puntano sul turismo di qualità, sui prodotti agricoli legati al territorio, alla manifattura italiana. Difendere e promuovere il made in Italy nel mondo. Ripristinare i fondi per la difesa del suolo dimezzati dal governo (dai 510 milioni di euro del 2008 ai 269 milioni del 2009, per arrivare nel 2011 a 93 milioni).

6. Rifiuti:
Incentivare il riciclo dei rifiuti e l’industria ad esso collegata: un incremento del 15% in dieci anni rispetto ai livelli attuali rappresenterebbe il 18% dell’obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni di CO2. e significherebbe far scendere i consumi energetici di 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

7. Regole e procedure semplici e certe:
Rendere più semplici le procedure delle autorizzazioni per gli impianti che utilizzino fonti rinnovabili e garantiscano risparmio energetico. Le Regioni completino entro il 2010 i loro piani energetici per il rispetto del “20-20-20”. I Comuni, sempre nell’arco di quest’anno, adeguino i propri regolamenti edilizi e urbanistici, affinché tutte le nuove costruzioni rispettino gli obblighi di legge per la produzione di calore e di energia elettrica.

8. Infrastrutture
Allentare il patto di stabilità per i Comuni per aprire subito i cantieri per piccole e medie opere di riqualificazione del territorio e delle città, per la manutenzione di scuole, ferrovie e strade.

Scegliere per l’Italia la via della green economy con un grande piano di riconversione ambientale è una priorità anche per sostenere e rilanciare l’economia. Attraverso la via della green economy si coinvolgono, fra nuovi lavori e riqualificazione di quelli esistenti, un milione di posti di lavoro nei prossimi cinque anni.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie ad un commento sul blog :"Un castellano..." sono riuscita a scoprirvi.
In tutta onestà, debbo confessare che forse mi era già stato detto ma, frequentando già molti- troppi!- blog, me ne sono scordata, per cui: mea culpa.
Allora, eccomi qui, lieta di poter esprimere una mia opinione.
Ho dato una letta veloce allo scritto ed ho trovato con piacere concetti ed idee che mi aspetterei di trovare in un programma che parla di interesse per il bene comune.
Naturalmente devo leggerlo con più attenzione; gli argomenti toccati sono tanti e, se posso azzardare un consiglio, li avrei trattati singolarmente: avrebbe reso più agevole la stesura ed anche la sua comprensione.
Ad ogni modo, vi ringrazio per il lavoro fino a qui svolto, Sofia Astori.