mercoledì 23 febbraio 2011

Per il popolo libico

In queste ore, in Libia, si stanno consumando momenti drammatici. Il paese è ad un passo dalla guerra civile. E Muammar Gheddafi, 69 anni e è attualmente irreperibile.

Il Partito democratico ha promosso per domani a Roma, presso piazza del Pantheon, alle ore 18.30, un sit-in per chiedere di fermare la repressione in Libia e l’avvio di una nuova fase democratica. L'iniziativa intende incalzare il governo italiano perché assuma le responsabilità che ci competono, uscendo dal penoso stallo e dall’imbarazzante silenzio in cui si trova. Domani diremo la nostra, manca la voce dell'Italia.

All'iniziativa parteciperà il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani, il Presidente dell'Assemblea nazionale, Rosy Bindi, i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, militanti, dirigenti e parlamentari del Pd.

Se puoi, partecipa anche tu e fai conoscere l'iniziativa ai tuoi amici Facebook. Scarica l'avatar da mettere al posto della tua foto profilo.

In piazza e sul web. il tuo aiuto è importante. Non mancare.

martedì 8 febbraio 2011

12 e 13 febbraio ancora in piazza!!

Più di 1000 firme raccolte in poche ore nello scorso weekend al banchetto DIMETTITI BERLUSCONI. Il 12 e 13 si bissa, avremo anche alcuni ospiti di rilievo. Vi segnaliamo inoltre l'iniziativa spontanea delle Donne della Castellana che aderiscono alla manifestazione nazionale "Se non ora quando". Qui sotto il volantino, ritrovo in Piazza Giorgione ore 10.30 domenica 13 febbraio.

venerdì 28 gennaio 2011

Berlusconi dimettiti!

Il 5 e 6 febbraio diciamo basta!
La tua firma per cambiare l’Italia

Presidente Berlusconi,
lei ha disonorato l’Italia agli occhi del mondo, non ha più la credibilità per chiedere agli italiani un impegno per il cambiamento e con la sua incapacità a governare sta facendo fare al paese solo passi indietro.
Lei dunque se ne deve andare via. L’Italia ha bisogno di guardare oltre, per affrontare finalmente i suoi problemi: la crescita, il lavoro, un fisco giusto, una scuola che funzioni,una democrazia sana.
Noi dobbiamo dare una prospettiva di futuro ai giovani. Con la sua incapacità a governare e con l’impaccio dei suoi interessi personali lei è diventato un ostacolo alla riscossa dell’Italia. Per questo presidente Berlusconi lei si deve dimettere.
L’Italia ce la può fare, dispone di energie e di risorse positive. È ora di unire tutti coloro che vogliono cambiare. È ora di lavorare tutti insieme per un futuro migliore.

Vi aspettiamo in piazza Giorgione!

venerdì 21 gennaio 2011

Interpellanza sul diritto di accesso al Pronto Soccorso da parte degli immigrati

Ecco il testo dell'interpellanza che sarà discussa durante il Consiglio Comunale di questa sera.


Al Sig. Sindaco
del Comune di Castelfranco Veneto


INTERPELLANZA
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO

che nel clima natalizio due rilevanti fatti pubblici hanno occupato l’attenzione dei media locali e dei cittadini castellani: 1) Il primo è costituito dalla sottolineatura, fatta in conferenza stampa dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss 8 Renato Mason, che il 10,8% di chi si reca al Pronto soccorso non è in regola con i documenti e non paga il ticket, precisando che ciò costituisce “un grosso problema, soprattutto per chi si trova in fila magari da ore e si vede un’altra persona passargli davanti. Molti stranieri saltano a piè pari il filtro del medico di base e vanno al Pronto soccorso manifestando gravi patologie, anche se talvolta non è”. 2) Il secondo rilevante fatto è costituito dai categorici pronunciamenti sulla questione sollevata da Mason da parte del Sindaco di Castelfranco Luciano Dussin e del Presidente della Conferenza dei Sindaci delll’Ulss 8 Fiorenzo Berton, Sindaco di Nervesa, nonché Medico di base. L’On. Dussin ha chiamato in causa i medici ai quali ha chiesto di essere intransigenti, facendo passare solo chi ha veramente urgenza o rientra in determinate categorie. “A tutti gli altri – ha precisato Dussin – l’accesso va negato, Le prestazioni del Pronto soccorso dovrebbero essere date, in caso di persone senza tessera sanitaria, solo per infortuni molto gravi, a donne in gravidanza, minori, o per malattie infettive. Per tutto il resto le prestazioni non sono previste. Quindi i medici dovrebbero essere rispettosi della norma. Se uno va lì per farsi dare un’aspirina, è meglio che stia alla larga. Se il medico non si lascia impietosire, questi mollano da soli; ma se ogni volta ricevono qualcosa, non si tireranno mai indietro”. A sua volta Berton, il Presidente-medico, ha affermato: “Espulsione immediata per gli immigrati che non pagano il ticket. Andrebbe effettuato un decreto legge che preveda l’espulsione immediata per gli immigrati che non pagano il ticket entro 40 giorni dall’effettuazione della prestazione: attuano infatti una vera e propria truffa ai danni dello Stato. In alternativa, si potrebbe proporre un sistema di rateizzazione dei pagamenti: basterebbero 10 euro alla volta. L’importante è che paghino”.
Per completezza dell’informazione va ricordato che sulla questione sollevata c’è stato successivamente anche un intervento dell’Assessore regionale ai Servizi sociali Sernagiotto, che, sulla scia dei pronunciamenti di Dussin e Berton, ha affermato che devono essere perseguite forme di recupero delle somme dovute dai non paganti, richiedendole direttamente agli Stati di provenienza.
Il problema sollevato e i pronunciamenti intervenuti sono di tale rilevanza che giustificano ampiamente la presentazione al Sindaco di interrogazioni e di interpellanze, al fine di fare chiarezza con oggettività e senza strumentalizzazioni di sorta su un problema reale.
Ciò che colpisce nelle posizioni sopra evidenziate (e che giustifica da sé l’interrogazione/interpellanza) è che la questione è stata esaminata solo dal punto di vista meramente economicistico, trascurando del tutto la sua dimensione umana, sanitaria ed etica, nonché disattendendo le responsabilità oggettive, che gravano sotto il profilo strettamente amministrativo e politico non solo sul Direttore Generale dell’Azienda Ulss, ma anche sui Sindaci, che sono l’Autorità sanitaria locale, e sulla politica sanitaria regionale.
Gli interrogativi, che spontaneamente sorgono e che vengono riversati sul Sindaco con la presente interrogazione/interpellanza, sono:
1) Perché il Direttore Generale ha sollevato una questione, così delicata e complessa, nella conferenza stampa con i giornalisti e non nella sede istituzionalmente competente, che è la Conferenza dei Sindaci e il suo Esecutivo?
2) Perché il Direttore Generale si è limitato a denunciare che “viene saltato a piè pari il filtro del medico di base”, chiaramente imputando solo agli immigrati la responsabilità del mancato ricorso ai medici di base, e non ha affrontato il problema di come anche questi ultimi possono o debbono essere coinvolti, magari attraverso una apertura prolungata degli ambulatori medici, nelle forme associate che più si addicono a queste necessità? Su questo aspetto del problema va considerato che nell’attuale contingenza economica e culturale è estremamente difficile che chi è impegnato a difendere la sua condizione spesso precaria di lavoratore possa chiedere ed ottenere permessi per recarsi dal medico di base durante l’attività lavorativa. Ne consegue il più delle volte che dopo il rientro dal lavoro, essendo chiusi gli ambulatori medici, l’unica possibilità è di recarsi al Pronto soccorso. Rispetto a tutto ciò, non ritiene il Direttore Generale che gli competa anche di organizzare diverse modalità di lavoro da parte dei medici di base?
3) Perché, pur affrontando il problema sotto il profilo dei soli costi, si pone attenzione al “reato” (come effettivamente è) del mancato pagamento dei ticket e non si considera invece (o anche) l’enorme costo che i cittadini dell’Ulss 8 sono costretti a sostenere, in termini di riduzione delle prestazioni sanitarie, per pagare i costi del project financing? Perché, per esempio, noi cittadini dobbiamo rimborsare ai privati il costo della costruzione e dell’attivazione nell’ospedale di Castelfranco di una palazzina di due piani con un centro cottura attrezzato per preparare il cibo per tutte le strutture pubbliche e private della provincia, mentre attualmente produce i pasti solo per gli ammalati dell’ospedale? Che comparazione economica c’è fra i mancati introiti dei ticket nel Pronto soccorso e i corrispettivi economici dovuti ai privati che hanno realizzato le opere edili nell’ospedale, tra cui la palazzina con il centro cottura?
4) Ha consapevolezza il Sindaco che le sue dichiarazioni sopra riportate costituiscono non solo una indebita ed illegittima invadenza di campo su una materia, quella afferente alla responsabilità tecnica, professionale ed etica del medico, su cui egli non è competente, ma costituiscono anche istigazione a violare la legge, che obbliga ad attuare il principio costituzionale del diritto di tutti alla salute, come diritto inviolabile della persona?
5) Ha consapevolezza il Sindaco che le sue dichiarazioni di fatto indeboliscono la credibilità e l’autorevolezza dei medici e degli altri operatori sanitari del Pronto soccorso, che vivono in condizioni assai delicate e stressanti, sia per i turni di 24 ore su 7 giorni, sia per l’imprevedibilità che continuamente può presentarsi, sia per la varietà infinita di situazioni da affrontare, sia per la conflittualità con i pazienti, con i colleghi in ospedale e con i medici di base, con tutti i rischi legali che ne possono derivare (comprese le possibili conseguenze disciplinari dell’Ordine dei medici, tra cui anche la radiazione, in alcuni casi gravi)?
6) Hanno consapevolezza il Sindaco, il Presidente della Conferenza dei Sindaci ed il Direttore Generale che ben diversi sono gli aspetti di natura tecnica, professionale ed etica, riferiti al ruolo dei medici e degli operatori sanitari del Pronto soccorso, rispetto al problema del recupero delle somme che i pazienti sono tenuti a corrispondere, che è tutto e solo di natura amministrativa, estraneo quindi al ruolo dei medici?
7) E’ evidente anche al Sindaco che, per le ragioni fin qui esposte relative allo svolgimento della funzione sanitaria, nessuna persona che si presenta al Pronto soccorso può essere pregiudizialmente respinta? Che prima deve essere visitata, in modo che sia individuato bene il problema sanitario e che quindi sia sottoposta alle prime necessarie cure? Che, se il caso non è urgente e il paziente, chiunque esso sia, non è in pericolo e non costituisce pericolo per sé e per gli altri, viene inviato al proprio medico curante? Che pertanto, se l’accesso è improprio e o se il paziente non paga quanto dovuto dalle norme in vigore, è compito dell’Amministrazione dell’Ulss provvedervi, non certo del personale sanitario?
Su tutti gli interrogativi e le questioni, poste nei precedenti punti, i sottoscritti Consiglieri Comunali formalmente interpellano il Sindaco, affinché dia tempestiva ed approfondita risposta in Consiglio Comunale, ai sensi del vigente Regolamento del Consiglio Comunale.
Infine, i sottoscritti Consiglieri Comunali, nel formulare la presente interpellanza, non possono non cogliere la stridente contraddizione e abissale distanza culturale che intercorre tra le posizioni qui espresse da parte di coloro, qui richiamati, che hanno responsabilità politica ed amministrativa in materia di Sanità nel nostro territorio, e alcune personalità politiche che sulle stesse tematiche hanno rivestito nel passato grandi responsabilità, quali Domenico Sartor e Tina Anselmi.
Il primo, con il sogno ambizioso di realizzare un campus universitario capace di attrarre a Castelfranco i migliori medici; la seconda, con l’elaborazione e la presentazione della legge di Riforma sanitaria, fatta propria dal Parlamento, con cui si è data concreta e piena attuazione al principio contenuto nell’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Castelfranco Veneto, 11 gennaio 2011.

Sebastiano Sartoretto
Giuseppe Vincenti
Michele Baldassa
Donata Sartor
Elena Magoga

giovedì 20 gennaio 2011

E' ladro anche chi tiene il sacco?

di Laura Viola

Non ci avevano insegnato che ruba anche chi tiene il sacco? Io lo ricordo il viso di mia madre, dovevo alzare la testa per vederlo, ero una bambina, che mi ripeteva che non solo chi spezza i fiori della vicina ha fatto un atto “davvero brutto”, ma anche chi fa il palo per vedere se arriva, la vicina, e anche chi ride dietro la siepe, guarda e lascia fare e poi tace.
E anche chi sa e fa finta di nulla.
Bene questa lezione l’abbiamo sicuramente avuta tutti. E allora?

[segui il link per leggere l'articolo completo]
http://www.oggitreviso.it/ladro-anche-chi-tiene-sacco-32257

domenica 12 dicembre 2010

giovedì 25 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

Petizione popolare per aiuto alle famiglie

In questi giorni il Partito Democratico di Castelfranco raccoglie le firme per la petizione popolare a favore delle famiglie a basso reddito. Le firme si raccolgono nei fine settimana presso il banchetto in piazza Giorgione. 
Visualizza petizione 

martedì 16 novembre 2010

Bersani da Fazio e Saviano



"La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli,puoi fare davvero un mondo migliore per tutti.- Abbiamo la più bella Costituzione del mondo. La si difende ogni giorno. Il 25 aprile si fa festa.

Nessuno può stare bene da solo. Stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco l’economia non gira perché l’ingiustizia fa male all’economia. Ci vuole un mercato che funzioni senza monopoli, corporazioni e posizioni di dominio. Ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute,l’istruzione, la sicurezza.

Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo chi il lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona. Sempre. E soprattutto quando hai trent’anni e ha ipaura di passare la vita in panchina. Ma chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto. E allora un’ora di lavoro precaria non può costare meno di un’ora di lavoro stabile.

Chi non paga le tasse mette le mani nelle tasche chi è più povero di lui; e se 100 euro di un operaio, di un pensionato o di un artigiano pagano di più dei 100 euro di uno speculatore, vuole dire che il mondo è capovolto.

Davanti a un problema serio di salute non ci può essere né povero né ricco,né calabrese né lombardo né marocchino.

L’insegnante che insegue un ragazzo per tenerlo a scuola è l’eroe dei nostri tempi. Indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli.

La condizione della donna è la misura della civiltà di un Paese. Calpestarnela vita è l’umiliazione di un Paese.

Dobbiamo lasciare il pianeta meglio di come l’abbiamo trovato perché non abbiamo il diritto di distruggere quello che non è nostro. E l’energia va risparmiata e rinnovata sgombrando la testa da fanta-piani nucleari.

Il bambino figlio di immigrati che è nato oggi non è né immigrato né italiano. Dobbiamo dirgli chi è. Lui è un italiano.

Se devo morire attaccato per mesi a mille tubi, non può deciderlo il Parlamento. Perché un uomo resta un uomo con la sua dignità anche nel momento della sofferenza e del distacco. C’è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di ciascuno. Questo modo irrinunciabile si chiama laicità.

Per guidare un’automobile, che è un fatto pubblico, ci vuole la patente, che è un fatto privato. Per governare, che è un fatto pubblico, bisogna essere persone perbene, che è un fatto privato.-Infine chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace, senza odio e violenza, e deve combattere contro la pena di morte, la tortura e ogni altra sopraffazione fisica o morale.

Alla fine, essere progressisti significa combattere l’aggressività che ci abita dentro; quella del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, dichi ha potere su chi non ne ha. E’ prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce. Qui finisce il mio tempo, non certo il mio elenco".

domenica 14 novembre 2010

FINALMENTE LIBERA


Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: ''La liberazione di San Suu Kyi rappresenta uno di quei rari momenti in cui si ha il senso di nuovi orizzonti che si aprono per la causa della libertà e della pace nel mondo. Le prime parole della leader birmana hanno confermato l'altissima ispirazione ideale e nazionale che l'ha guidata nei lunghi anni di prigione e continua a guidarla oggi in vista di un cammino ancora lungo e duro''.

giovedì 4 novembre 2010

odg consiglio comunale venerdì 5 novembre

OGGETTO: Convocazione del Consiglio Comunale in Sessione Straordinaria - Seduta pubblica - 1^ convocazione.

Venerdì 5 novembre 2010, alle ore 20,45,
presso la sala consiliare del Municipio, per la trattazione dei seguenti argomenti:

1. Surroga e convalida del Consigliere primo dei non eletti in sostituzione del Consigliere dimissionario Milani Lorenzo;
2. Intervento dei rappresentanti delle associazioni AVIS, AIDO e ADMO sul tema della donazione;
3. Interpellanza presentata dal Consigliere Perin Cristiano del gruppo consiliare ''Lega Nord - Liga Veneta'' in merito al parcheggio antistante la chiesa di Bella Venezia;
4. Interpellanza presentata dal Consigliere Sartoretto S. del gruppo consiliare ''Partito Democratico- Lista Sartor'' in ordine al "Notiziario del Comune anno 2010 - Individuazione giornalista pubblicista per realizzazione del periodico";
5. Interpellanza presentata dal Consigliere Sartoretto S. del gruppo consiliare ''Partito Democratico- Lista Sartor'' in merito al "P.A.T. - Incarico di revisione norme urbanistiche in materia di perequazione e credito edilizio e accordi pubblico - privato";
6. Regolamento comunale di Polizia Urbana - Modifica;
7. Regolamento del registro comunale delle associazioni e del volontariato. Approvazione;
8. Atto di indirizzo relativo al collegamento con la S.P.V. - Tratto Castelfranco Veneto - Castello di Godego;
9. Individuazione ai sensi della legge 23.12.1998 n. 448, e s.m.i., delle porzioni del territorio comunale non metanizzate, ai fini dell’applicazione della riduzione del prezzo per il gasolio e il gpl utilizzati come combustibili per il riscaldamento;
10. Rinegoziazione dei prestiti della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi dell'art. 5 del D. L. 27/10/95 n. 444, convertito con modificazioni dalla Legge 20/12/95 n. 539. Circolare n. 1278 del 21/09/2010.
11. Progetto per la realizzazione di un fabbricato ad uso sportivo presso le strutture parrocchiali di Bella Venezia. Deroga alle norme del P.R.G. ex art. 14 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 80 L.R. 61/1985 e art. 6 N.T.A. del P.R.G. vigente.

domenica 24 ottobre 2010

intervento di Laura Viola all'assemblea provinciale

Montebelluna, 24 ottobre 2010

Buongiorno a tutti,

il direttivo del circolo di Castelfranco Veneto, con decisione unanime, sente l’esigenza di condividere alcuni punti che ritiene fondamentali

e vuole farlo all’interno dell’assemblea provinciale, e dunque portando la propria linea in una sede appropriata.


Viviamo un momento di particolare difficoltà che vede situazioni di grave disagio, dove i cittadini non trovano punti di riferimento e sentono non solo la politica, ma i politici come parte integrante dei loro disagi e non come opportunità di soluzione.


Il nostro circolo, come molti altri, ha avuto il suo congresso dove ha scelto la nuova segreteria e il nuovo direttivo, inoltre con un confronto aperto e franco ha deciso di sostenere la candidatura di Enrico Quarello seguendo il filo di una responsabilità unitaria che permettesse al partito, non ai singoli, di riprendere un cammino pragmatico e utile per il territorio.


Ogni momento storico ha le sue caratterizzazioni, oggi noi riteniamo sia il tempo della responsabilità, responsabilità che va tradotta in comportamenti, in toni di voce, in capacità di giudicare l’opportunità delle azioni e le conseguenze che derivano dalle stesse.


Come dicevo, abbiamo avuto un congresso partecipato costruito con un cammino di consapevolezza ed entusiasmo, tutti ci siamo confrontati, entusiasmati, preoccupati e anche “confortati” e insieme siamo arrivati a scegliere la nostra linea.

Ci sentiamo parte integrante del PD, ci crediamo, abbiamo deciso di impegnarci, stiamo costruendo gruppi dedicati alle tematiche più sentite, aprendoci anche alla collettività, per trovare una partecipazione allargata e magari anche competente.

Abbiamo deciso di non mollare e di non farci inghiottire dalla rassegnazione, non dimenticando mai che le “difficoltà” del PD non sono tra le priorità dei cittadini, mentre i cittadini devono essere nelle priorità del PD.

Sarebbe bene farne un principio di funzionamento di questo partito.

Ora vogliamo solo cominciare a lavorare, vogliamo farlo per ridare credibilità al ruolo della politica, per essere d’aiuto a tutti quelli che si sentono soli, senza protezione, senza rete; abbiamo fatto una scelta e dobbiamo farcene carico, dobbiamo creare fiducia intorno al nostro partito e per ottenerla dobbiamo meritarcela.


Detto questo c’è una sola risposta che è doveroso dare a tutta l’assemblea; se la democrazia è un sistema nel quale le persone possono esprimere il loro pensiero e hanno il dovere di farsi carico delle proprie responsabilità, per il bene comune, il PD ci ha dato una grande opportunità democratica domenica 10 ottobre; confrontarci, ascoltarci e da persone libere trovare un punto di incontro sul quale convergere e dal quale cominciare un viaggio impegnativo e stimolante.


Chiunque voglia accampare teorie nebulose e strumentali sulla nostra trasparente, responsabile e gioiosa partecipazione alla vita politica del PD non troverà terreno sul quale seminare; siamo convinti che si possa smettere di dare in pasto alla comunità l’immagine di un partito diviso e allo sbando.

Scegliere i giornali come primi interlocutori, screditare, attaccare ed insinuare senza fatti circostanziati e prove oggettive, vuol dire presentare, ancora una volta, al territorio e non solo, un’immagine del PD “inguardabile” e “insceglibile”.

Purtroppo viene naturale pensare che questo sia il fine.


Gli organi di informazione, in questi giorni, non hanno riportato obiezioni o normali “distinguo” o punti di vista diversi, ma vere e proprie accuse di indiscutibile gravità, che niente hanno a che fare con un sano dibattito politico mirato a confrontarsi, trovare la sintesi e trasformare le decisioni in buone pratiche.


Dall’altra parte i NOSTRI organi di garanzia, dopo aver preso in “attento e scrupoloso” esame i contenuti dell’esposto della candidata Carola Arena, non hanno riscontrato nessun elemento ostativo al regolare svolgimento del Congresso Provinciale.


I NOSTRI organi di garanzia si sono espressi e devono essere rispettati nel loro ruolo e nell’autorevolezza che esprimono, diversamente si rischia di entrare nel sistema “scredito e sconfesso ciò che non risponde alle mie esigenze”…

E abbiamo un esempio lampante, oggi in Italia, che propone proprio questo modello nefasto e vergognoso.


Chiudo sottolineando che l’instabilità di oggi non è figlia del fato; chi ricopre cariche di grande rilievo ha il dovere di accompagnare il PD verso un processo unitario che sia vero nella sostanza, anche nel rispetto di chi partecipa in forme diverse e meno “visibili” alla vita politica del PD e che non può essere demotivato e messo nella condizione di continuo imbarazzo; essere parte attiva di questo partito, a tutti i livelli, deve tornare ad essere motivo di orgoglio.

Va definito e condiviso un PROGETTO e vanno definite le PRIORITA’, che devono essere al servizio del raggiungimento di risultati concreti e utili per i cittadini, diversamente i personalismi saranno sempre in agguato e sempre sotto le luci dei riflettori.


A nome di tutto il direttivo di Castelfranco Veneto vi ringrazio per l’attenzione che ci avete dedicato.


mercoledì 20 ottobre 2010

21 ottobre gruppo integrazione

La coalizione, formatasi nell’ultima tornata amministrativa castellana, ha proposto di affidare a gruppi di lavoro il compito di alimentare una rete partecipata da molti ed aperta a più esperienze affrontando temi e problematiche, come l’integrazione, che necessitano riflessioni, analisi ad ampio raggio e risposte efficaci sotto molteplici aspetti nell’ottica dei principi, delle motivazioni sociali e della cultura che caratterizzano la stessa coalizione.

Tutti noi sappiamo come, seguendo il dominante spirito politico monocratico e chiuso in se stesso, possano non essere considerati propri problemi e, quindi, essere non trattati e non risolti i vari aspetti della questione genericamente definita “integrazione”e come possano, così, trasformarsi anche in problemi poi difficilmente risolvibili: e, proprio per questo, penso di poter interpretare la volontà, il desiderio di molti prendendo l’iniziativa di proporre un incontro di coalizione per dar vita ad uno specifico gruppo di lavoro

alle 21 di giovedì 21 ottobre nella sede del PD

Sperando proprio di far cosa gradita a molti

cari saluti

Rosanna Di Gaetano

domenica 10 ottobre 2010

Laura Viola è il nuovo segretario del PD di Castelfranco Veneto



Il congresso di circolo 2010, per il rinnovo delle cariche comunali e provinciali, si è concluso oggi con la proclamazione del nuovo segretario Laura Viola.
L'unica lista presentata, a sostegno della candidata, ha ottenuto 74 voti su 75 (una scheda nulla).
Il nuovo direttivo di circolo è così composto:
Sandro Faleschini, Alberta Baggio, Mattia Panazzolo, Lisa Rebellato, Alberto Scapin, Rosanna Di Gaetano, Giuseppe Esposito, Grazia Giacomazzi, Giuseppe Vincenti, Anita Bresolin, Paul Zilio, Antonella Di Gaetano, Lucio Bordignon, Natalia Pàntano, Giuseppe Pietrobon.
La lista provinciale a sostegno del candidato Enrico Quarello ha invece ottenuto 72 voti su 75 (3 schede nulle), eleggendo nell'assemblea provinciale 6 iscritti di Castelfranco: Livio Frattin, Antonella Di Gaetano, Giuseppe Esposito, Laura Viola, Mattia Panazzolo, Alessandra Tessaro.

mercoledì 6 ottobre 2010

Congresso a Castelfranco: domenica 10 ottobre 2010

Il congresso per il circolo di Castelfranco è convocato per

domenica 10 ottobre 2010

alle ore 9.30

presso

sede Pd di via Matteotti 14/a

le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 11 alle 13

L’ordine del giorno è il seguente:

  1. Nomina della presidenza

  2. Illustrazione delle linee politiche e programmatiche dei candidati (entro un tempo massimo di 10 minuti per ognuna); presentazione delle liste dei candidati per il direttivo di circolo e per l’assemblea provinciale.

  3. Costituzione del seggio elettorale

  4. Discussione (possono intervenire anche i non iscritti)

  5. Svolgimento delle votazioni (per i soli iscritti aventi diritto ed a scrutinio segreto)

  6. Spoglio e proclamazione dei risultati