venerdì 28 gennaio 2011

Berlusconi dimettiti!

Il 5 e 6 febbraio diciamo basta!
La tua firma per cambiare l’Italia

Presidente Berlusconi,
lei ha disonorato l’Italia agli occhi del mondo, non ha più la credibilità per chiedere agli italiani un impegno per il cambiamento e con la sua incapacità a governare sta facendo fare al paese solo passi indietro.
Lei dunque se ne deve andare via. L’Italia ha bisogno di guardare oltre, per affrontare finalmente i suoi problemi: la crescita, il lavoro, un fisco giusto, una scuola che funzioni,una democrazia sana.
Noi dobbiamo dare una prospettiva di futuro ai giovani. Con la sua incapacità a governare e con l’impaccio dei suoi interessi personali lei è diventato un ostacolo alla riscossa dell’Italia. Per questo presidente Berlusconi lei si deve dimettere.
L’Italia ce la può fare, dispone di energie e di risorse positive. È ora di unire tutti coloro che vogliono cambiare. È ora di lavorare tutti insieme per un futuro migliore.

Vi aspettiamo in piazza Giorgione!

venerdì 21 gennaio 2011

Interpellanza sul diritto di accesso al Pronto Soccorso da parte degli immigrati

Ecco il testo dell'interpellanza che sarà discussa durante il Consiglio Comunale di questa sera.


Al Sig. Sindaco
del Comune di Castelfranco Veneto


INTERPELLANZA
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO

che nel clima natalizio due rilevanti fatti pubblici hanno occupato l’attenzione dei media locali e dei cittadini castellani: 1) Il primo è costituito dalla sottolineatura, fatta in conferenza stampa dal Direttore Generale dell’Azienda Ulss 8 Renato Mason, che il 10,8% di chi si reca al Pronto soccorso non è in regola con i documenti e non paga il ticket, precisando che ciò costituisce “un grosso problema, soprattutto per chi si trova in fila magari da ore e si vede un’altra persona passargli davanti. Molti stranieri saltano a piè pari il filtro del medico di base e vanno al Pronto soccorso manifestando gravi patologie, anche se talvolta non è”. 2) Il secondo rilevante fatto è costituito dai categorici pronunciamenti sulla questione sollevata da Mason da parte del Sindaco di Castelfranco Luciano Dussin e del Presidente della Conferenza dei Sindaci delll’Ulss 8 Fiorenzo Berton, Sindaco di Nervesa, nonché Medico di base. L’On. Dussin ha chiamato in causa i medici ai quali ha chiesto di essere intransigenti, facendo passare solo chi ha veramente urgenza o rientra in determinate categorie. “A tutti gli altri – ha precisato Dussin – l’accesso va negato, Le prestazioni del Pronto soccorso dovrebbero essere date, in caso di persone senza tessera sanitaria, solo per infortuni molto gravi, a donne in gravidanza, minori, o per malattie infettive. Per tutto il resto le prestazioni non sono previste. Quindi i medici dovrebbero essere rispettosi della norma. Se uno va lì per farsi dare un’aspirina, è meglio che stia alla larga. Se il medico non si lascia impietosire, questi mollano da soli; ma se ogni volta ricevono qualcosa, non si tireranno mai indietro”. A sua volta Berton, il Presidente-medico, ha affermato: “Espulsione immediata per gli immigrati che non pagano il ticket. Andrebbe effettuato un decreto legge che preveda l’espulsione immediata per gli immigrati che non pagano il ticket entro 40 giorni dall’effettuazione della prestazione: attuano infatti una vera e propria truffa ai danni dello Stato. In alternativa, si potrebbe proporre un sistema di rateizzazione dei pagamenti: basterebbero 10 euro alla volta. L’importante è che paghino”.
Per completezza dell’informazione va ricordato che sulla questione sollevata c’è stato successivamente anche un intervento dell’Assessore regionale ai Servizi sociali Sernagiotto, che, sulla scia dei pronunciamenti di Dussin e Berton, ha affermato che devono essere perseguite forme di recupero delle somme dovute dai non paganti, richiedendole direttamente agli Stati di provenienza.
Il problema sollevato e i pronunciamenti intervenuti sono di tale rilevanza che giustificano ampiamente la presentazione al Sindaco di interrogazioni e di interpellanze, al fine di fare chiarezza con oggettività e senza strumentalizzazioni di sorta su un problema reale.
Ciò che colpisce nelle posizioni sopra evidenziate (e che giustifica da sé l’interrogazione/interpellanza) è che la questione è stata esaminata solo dal punto di vista meramente economicistico, trascurando del tutto la sua dimensione umana, sanitaria ed etica, nonché disattendendo le responsabilità oggettive, che gravano sotto il profilo strettamente amministrativo e politico non solo sul Direttore Generale dell’Azienda Ulss, ma anche sui Sindaci, che sono l’Autorità sanitaria locale, e sulla politica sanitaria regionale.
Gli interrogativi, che spontaneamente sorgono e che vengono riversati sul Sindaco con la presente interrogazione/interpellanza, sono:
1) Perché il Direttore Generale ha sollevato una questione, così delicata e complessa, nella conferenza stampa con i giornalisti e non nella sede istituzionalmente competente, che è la Conferenza dei Sindaci e il suo Esecutivo?
2) Perché il Direttore Generale si è limitato a denunciare che “viene saltato a piè pari il filtro del medico di base”, chiaramente imputando solo agli immigrati la responsabilità del mancato ricorso ai medici di base, e non ha affrontato il problema di come anche questi ultimi possono o debbono essere coinvolti, magari attraverso una apertura prolungata degli ambulatori medici, nelle forme associate che più si addicono a queste necessità? Su questo aspetto del problema va considerato che nell’attuale contingenza economica e culturale è estremamente difficile che chi è impegnato a difendere la sua condizione spesso precaria di lavoratore possa chiedere ed ottenere permessi per recarsi dal medico di base durante l’attività lavorativa. Ne consegue il più delle volte che dopo il rientro dal lavoro, essendo chiusi gli ambulatori medici, l’unica possibilità è di recarsi al Pronto soccorso. Rispetto a tutto ciò, non ritiene il Direttore Generale che gli competa anche di organizzare diverse modalità di lavoro da parte dei medici di base?
3) Perché, pur affrontando il problema sotto il profilo dei soli costi, si pone attenzione al “reato” (come effettivamente è) del mancato pagamento dei ticket e non si considera invece (o anche) l’enorme costo che i cittadini dell’Ulss 8 sono costretti a sostenere, in termini di riduzione delle prestazioni sanitarie, per pagare i costi del project financing? Perché, per esempio, noi cittadini dobbiamo rimborsare ai privati il costo della costruzione e dell’attivazione nell’ospedale di Castelfranco di una palazzina di due piani con un centro cottura attrezzato per preparare il cibo per tutte le strutture pubbliche e private della provincia, mentre attualmente produce i pasti solo per gli ammalati dell’ospedale? Che comparazione economica c’è fra i mancati introiti dei ticket nel Pronto soccorso e i corrispettivi economici dovuti ai privati che hanno realizzato le opere edili nell’ospedale, tra cui la palazzina con il centro cottura?
4) Ha consapevolezza il Sindaco che le sue dichiarazioni sopra riportate costituiscono non solo una indebita ed illegittima invadenza di campo su una materia, quella afferente alla responsabilità tecnica, professionale ed etica del medico, su cui egli non è competente, ma costituiscono anche istigazione a violare la legge, che obbliga ad attuare il principio costituzionale del diritto di tutti alla salute, come diritto inviolabile della persona?
5) Ha consapevolezza il Sindaco che le sue dichiarazioni di fatto indeboliscono la credibilità e l’autorevolezza dei medici e degli altri operatori sanitari del Pronto soccorso, che vivono in condizioni assai delicate e stressanti, sia per i turni di 24 ore su 7 giorni, sia per l’imprevedibilità che continuamente può presentarsi, sia per la varietà infinita di situazioni da affrontare, sia per la conflittualità con i pazienti, con i colleghi in ospedale e con i medici di base, con tutti i rischi legali che ne possono derivare (comprese le possibili conseguenze disciplinari dell’Ordine dei medici, tra cui anche la radiazione, in alcuni casi gravi)?
6) Hanno consapevolezza il Sindaco, il Presidente della Conferenza dei Sindaci ed il Direttore Generale che ben diversi sono gli aspetti di natura tecnica, professionale ed etica, riferiti al ruolo dei medici e degli operatori sanitari del Pronto soccorso, rispetto al problema del recupero delle somme che i pazienti sono tenuti a corrispondere, che è tutto e solo di natura amministrativa, estraneo quindi al ruolo dei medici?
7) E’ evidente anche al Sindaco che, per le ragioni fin qui esposte relative allo svolgimento della funzione sanitaria, nessuna persona che si presenta al Pronto soccorso può essere pregiudizialmente respinta? Che prima deve essere visitata, in modo che sia individuato bene il problema sanitario e che quindi sia sottoposta alle prime necessarie cure? Che, se il caso non è urgente e il paziente, chiunque esso sia, non è in pericolo e non costituisce pericolo per sé e per gli altri, viene inviato al proprio medico curante? Che pertanto, se l’accesso è improprio e o se il paziente non paga quanto dovuto dalle norme in vigore, è compito dell’Amministrazione dell’Ulss provvedervi, non certo del personale sanitario?
Su tutti gli interrogativi e le questioni, poste nei precedenti punti, i sottoscritti Consiglieri Comunali formalmente interpellano il Sindaco, affinché dia tempestiva ed approfondita risposta in Consiglio Comunale, ai sensi del vigente Regolamento del Consiglio Comunale.
Infine, i sottoscritti Consiglieri Comunali, nel formulare la presente interpellanza, non possono non cogliere la stridente contraddizione e abissale distanza culturale che intercorre tra le posizioni qui espresse da parte di coloro, qui richiamati, che hanno responsabilità politica ed amministrativa in materia di Sanità nel nostro territorio, e alcune personalità politiche che sulle stesse tematiche hanno rivestito nel passato grandi responsabilità, quali Domenico Sartor e Tina Anselmi.
Il primo, con il sogno ambizioso di realizzare un campus universitario capace di attrarre a Castelfranco i migliori medici; la seconda, con l’elaborazione e la presentazione della legge di Riforma sanitaria, fatta propria dal Parlamento, con cui si è data concreta e piena attuazione al principio contenuto nell’art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Castelfranco Veneto, 11 gennaio 2011.

Sebastiano Sartoretto
Giuseppe Vincenti
Michele Baldassa
Donata Sartor
Elena Magoga

giovedì 20 gennaio 2011

E' ladro anche chi tiene il sacco?

di Laura Viola

Non ci avevano insegnato che ruba anche chi tiene il sacco? Io lo ricordo il viso di mia madre, dovevo alzare la testa per vederlo, ero una bambina, che mi ripeteva che non solo chi spezza i fiori della vicina ha fatto un atto “davvero brutto”, ma anche chi fa il palo per vedere se arriva, la vicina, e anche chi ride dietro la siepe, guarda e lascia fare e poi tace.
E anche chi sa e fa finta di nulla.
Bene questa lezione l’abbiamo sicuramente avuta tutti. E allora?

[segui il link per leggere l'articolo completo]
http://www.oggitreviso.it/ladro-anche-chi-tiene-sacco-32257